Con gomme usate ed un quarto di litro in meno dei migliori competitor, il mazarese della Trapani Corse vince a Sciacca e si riscatta di vari successi sfumati di un amen. Fazio, Gentile e Bellavia, leader di classe. In Civm, bella prestazione di Martina Raiti al debutto a Morano.
Gli restava un conto da saldare con la sorte, ma sembrava non esserci abbastanza contante agonistico per farlo a stretto giro. Gimmy (Girolamo) Ingardia aveva sfiorato la coppa con l’ombra più lunga in varie occasioni, ma dalle sua mani era sempre sfilata via. Al tavolo tricolore di Erice, il campione 2017 di classe P2 si era giocato la carta Radical Pro Sport di Peppe Peraino e con la sport british da 1340 cc, aveva raggiunto due consapevolezze: che solo con un prototipo compatto di griffe si può attentare al massimo bottino e che per la vittoria assoluta l’appuntamento sarebbe stato solo rimandato, complice una toccata a muro che relegava la Pro Sport sul ponte. La gara di Sciacca sarebbe così servita per verificare la bontà dei lavori di ripristino fatti alla Radical e la triplice vittoria assoluta, di gruppo e di classe agguantata nelle prime battute, è stata il miglior certificato di collaudo dinamico possibile. E ponderabile. Il possente ma a tratti recalcitrante cuore Suzuki da 1,34 litri ha complicato un po’ la vita a Ingardia, alle prese con funzionamenti talvolta irregolari del cannoncino giapponese, ansioso di una rimappatura ad hoc. Ma ciò non ha impedito a Fast Gimmy di portare una vittoria assoluta al suo palmarès ed a quello della Trapani Corse, a cui è sfuggita però la coppa di scuderia di giornata. Sarà dura adesso tornare alla propria Ghipard, certamente svelta e reattiva ma non capace del massimale velocistico di una lady da corsa doc, come la veterana Pro Sport. Sempre nello slalom agrigentino, sono arrivati altri favorevoli verdetti per la Trapani Corse. Il presidente Nicola Incammisa, dopo il sontuoso terzo assoluto del Vallone, si porta a casa una buona quinta piazza finale, maturata nel terzo stint, quando è tornato alle mescole più morbide impiegate usualmente. In RS 1600, il campione siciliano in carica Antonino Tilotta si ferma al secondo posto di classe, mentre Gigi Reina si ferma al quinto. In S7, vittoria per Enzo Fazio, imitato da Antonio Gentile che svetta anche lui in E2SH-1400. In N1600, podio basso per Rosario Trippiedi. In A1400, primo successo per Calogero Bellavia. Fra le bicilindriche di gr.5, terzo posto per AndreaMaranzano. In E2SS-1150, quarta e quinta piazza finale per Massimo Gentile ed Angelo Cucchiara. Cinquecentosettantotto km a nord-est di Sciacca, alle coordinate di Morano, Martina Raiti si difendeva egregiamente nell’infuocato round del Civm, su un percorso veloce, insidioso e per lei assolutamente inedito. Non poteva esserle d’aiuto il noto papà Andrea, gran veterano delle sfide in pendenza, che a Morano ci aveva corso quando impazzavano le cassette Vhs e che ricordava poco o nulla della bella strada calabra declinata al Civm. Martina ha disegnato con coraggio ed abilità la doppia manche sul Pollino, staccando un 3.42 di mezzo che le consentiva pure di mettersi alle spalle due vetture Cn da due e tre litri. Un piccolo surplus che arrivava assieme al primato di classe. Trasferta quindi scintillante per la giovanissima figlia d’arte, che ha già avuto in dono l’agognata possibilità di correre delle salite di alto livello al di fuori della natia Trinacria, suo auspicio principale nell’intervista resa al nostro sito durante l’inverno 2018.
(Fonte articolo e foto: iltornante.it)