Per la dirigente scolastica dell’istituto Falcone dello Zen di Palermo, arrestata oggi, è stato disposto «il provvedimento di sospensione immediata». Lo fa sapere il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che sottolinea come «in tempi brevi sarà nominato il reggente». Il ministero fa sapere che «saranno inviati degli operatori psico-pedagogici, a supporto di tutta la comunità scolastica nell’elaborazione di quanto accaduto oggi».
Sulla vicenda interviene anche Maria Falcone, sorella del giudice ucciso a Capaci, al quale la scuola è intestata. «L’indagine – dice – che ha portato all’arresto di Daniele Lo Verde, preside dell’istituto scolastico Giovanni Falcone di Palermo, mi addolora profondamente e non solo perché i fatti che stanno emergendo sono un insulto alla memoria di mio fratello Giovanni. Conosco bene quella scuola da prima che la dirigesse Lo Verde e l’ho sempre considerata un presidio fondamentale in un quartiere come lo Zen attanagliato da tante criticità, con una presenza criminale notevolissima e una dispersione scolastica tra le più alte d’Italia».
Per Maria Falcone, che è anche presidente della Fondazione intitolata al fratello, «lascia sconcertati scoprire che dietro l’antimafia di facciata di Daniele Lo Verde c’era tanta disonestà. Questo però non mi fa dimenticare la dedizione delle insegnanti, che da anni portano avanti un lavoro prezioso per educare i giovani alla legalità e che sono state sempre presenti con i loro alunni alle manifestazioni per ricordare chi si è sacrificato nella lotta alla mafia».
«Non mi meraviglia – conclude – che il malaffare sia venuto a galla proprio grazie alla denuncia di una di queste insegnanti. Ciò deve essere uno sprone per proseguire nell’impegno a difesa dei valori della nostra Repubblica».
Fonte: Gds.it