L’America piange le dodici vittime dell’ennesima sparatoria, nel municipio di Virginia Beach, e si interroga sull’autore e sui motivi del suo gesto, riaprendo il dibattito sulla violenza della armi da fuoco. Le autorità hanno identificato e reso omaggio ai morti mostrando le loro foto e alcuni brevi dati biografici: cinque donne e sette uomini, erano tutti dipendenti del Comune in servizio da almeno 11 mesi o da addirittura 41 anni, tranne un contractor in attesa di permesso. Quattro i feriti. Identificato anche l’assalitore, ucciso nel conflitto a fuoco con la polizia: era un loro collega, DeWayne Craddock, un ingegnere afro-americano di 40 anni, da 15 impiegato al dipartimento servizi pubblici. Il suo nome è stato nominato solo una volta per fare in modo che l’attenzione rimanesse sulle persone che hanno perso la vita. Il capo della polizia locale James Cervera afferma che il movente resta ancora ignoto e si limita a dire che Craddock era un dipendente “scontento”, senza commentare l’ipotesi che avesse subito un procedimento disciplinare o che stesse per essere licenziato. Del suo passato si sa solo che la moglie lo aveva lasciato alcuni anni fa e che aveva militato nella Guardia nazionale della Virginia dal 1996 al 2002, nel battaglione di Norfolk. Nessun serio precedente penale, circostanza che gli ha consentito di acquistare legalmente le armi e le munizioni usate nella strage. Colleghi e vicini lo descrivono come una persona “simpatica”, “tranquilla e gentile”, ma “introversa” e “solitaria”. Nessuno di loro aveva mai pensato che potesse diventare violento.
Ansa.it