Tragedia sfiorata nei cieli tra Iraq e Iran. Il copilota e il pilota di un volo Iraqi Airways (compagnia di bandiera di Baghdad), con 157 passeggeri a bordo, sono infatti stati protagonisti di una rissa durante un volo decollato da Najaf e diretto a Mashad, nel nordest iraniano. A denunciarlo è stato lo stesso copilota, Ali Ahmed Saleh, costringendo l’azienda a diramare un comunicato ufficiale. Il motivo della lite? Un pranzo negato.
Saleh ha scritto una lettera ai suoi superiori per comunicare l’episodio accaduto il 23 luglio a circa 37mila piedi di quota su un Boeing 737, ma il messaggio è finito sui social network, diffondendosi rapidamente sul web nell’area del Medio Oriente. Il copilota ha scritto che “un’ora dopo il decollo del volo Y1ASU, il capitano Raad Mohammed Yaqub ha fatto portare via dalla hostess il vassoio del mio pranzo, con il pretesto che il sottoscritto non aveva chiesto l’autorizzazione”. “Le parole offensive apostrofate dal comandante – continua la lettera – hanno dato origine ad un diverbio, poi abbiamo entrambi alzato la voce fino a quando il capitano non ha cominciato a sferrare calci e pugni costringendo il personale di sicurezza a bordo ad intervenire per calmarci”.
L’intervento del personale ha riportato l’ordine in cabina, rimasta danneggiata, e il volo è giunto a destinazione in orario. Il caso ha però spinto Iraqi Airways a pubblicare una nota, annunciando anche che i due piloti
saranno puniti severamente, probabilmente anche con la revoca della licenza di volo. Sulla vicenda è intervento anche il ministero dei Trasporti iracheno, annunciando un’indagine.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)