Erano più di 2.500, provenivano da 23 paesi diversi e si sono spogliate tutte insieme sulla spiaggia di Maghermore, a sud di Dublino, per gettarsi nude nell’acqua del mare. Lo scopo era raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro. Sono le donne che hanno aderito all’iniziativa “skinny dip” e che sono entrate così nel Guinness World Records per il tuffo nudista più numeroso di sempre. Grazie al flash mob hanno raccolto più di 150mila euro da donare alla “Aoibheann’s Pink Tie”, un’associazione che si occupa di tumori infantili.
Molte di coloro che hanno aderito all’iniziativa sono donne che hanno vissuto il cancro sulla loro pelle. Con il tuffo nudista hanno battuto il precedente record del 2015: quando 786 donne si erano gettate a Perth in Australia per promuovere un’immagine positiva del corpo femminile.
L’organizzatrice del flash mob irlandese, Dee Featherstone, ha detto che il numero delle partecipanti è andato oltre le sue aspettative. “Abbiamo riempito la spiaggia. Metà delle donne che hanno partecipato hanno avuto il cancro oppure vivono a fianco di qualcuno affetto dalla malattia. Ognuna di loro ha una storia da raccontare. E’ stata un’esperienza incredibile”, ha detto Dee Featherstone all’ITV. L’organizzatrice ha anche raccontato che molte donne erano nervose di spogliarsi a causa delle cicatrici che portavano sul corpo dopo le operazioni: “Togliersi i vestiti per loro ha significato affrontare le loro paure. Quando sono uscite dall’acqua erano delle donne diverse”.
Una delle partecipanti ha scritto sulla pagina Facebook dell’associazione a cui sono stati donati i soldi: “Io e mia sorella abbiamo partecipato all’iniziativa. Sono stata onorata di essere in mezzo a delle donne così belle e coraggiose. L’energia che ho provato quando ci siamo incontrate tutte insieme sulla spiaggia è stata incredibile e molto emozionante. Le donne quando sono unite sono fantastiche“. La “Aoibheann’s Pink Tie” è stata fondata nel 2010 da Jimmy Norman dopo che sua figlia di 8 anni è morta a causa del cancro, da allora si occupa di trovare fondi per curare tumori infantili e dare supporto alle famiglie di bimbi malati.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)