Un secondo ecografo – dopo quello consegnato qualche giorno fa all’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala – è stato donato dalla Diocesi di Mazara del Vallo all’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo. La breve cerimonia è avvenuta stamattina nella hall dell’ospedale, con la partecipazione di tutti i dirigenti medici, il direttore del presidio, Giuseppe Morana, del Vescovo, monsignor Domenico Mogavero e del Cappellano dell’ospedale, don Antonino Favata e dei tecnici dell’azienda che hanno montato l’apparecchiatura, poi sottoposta a collaudo. L’acquisto dell’ecografo da parte della Diocesi è avvenuto tramite i fondi 8×1000 destinati alla carità. La specifica attrezzatura, utilizzata soprattutto in chirurgia oncologica, è stata scelta dopo che gli Uffici della Diocesi si sono consultati col dottore Giacomo Urso, direttore (facente funzione) della Chirurgia generale dell’ospedale. L’ecografo è basato su una nuova e potente piattaforma ecografica operativa integrata. È portatile e permette di prendere decisioni di qualità, con rapidità ma, soprattutto, confidenza diagnostica, grazie alla potenza di calcolo del processore, assistito dall’interfaccia estremamente semplice e dal workflow ergonomico e intuitivo. «L’ecografo è dotato anche di una sonda laparoscopica che ci consentirà di effettuare un’ecografia intraoperatoria a pazienti oncologici che devono essere sottoposti a recezioni di metastasi al fegato o di tumori primitivi», ha spiega il dottor Urso. «Con Mazara del Vallo stiamo completando l’azione di sostegno ai presidi ospedalieri più grandi del territorio diocesano – ha detto il Vescovo – nelle prossime settimane sarà donato anche un presidio per l’ospedale di Castelvetrano. Sono interventi che vogliono dimostrare la nostra vicinanza nei confronti di tutto il personale sanitario che, soprattutto in questo momento, è in prima fila nelle cure degli ammalati. Sono strumenti – ha detto ancora il Vescovo – che sono al servizio di intere comunità e che consentono, in concreto, ai cittadini italiani di conoscere l’utilizzo dei fondi 8×1000 che ognuno, ogni anno, sceglie di destinare alla Chiesa cattolica». L’ecografo, già da oggi pomeriggio, è stato messo in funzione, al servizio dei reparti.