Gravati da una depressione infinita, reclusi come carcerati, privati di ogni rapporto sociale, abbiamo attraversato un arco di tempo che difficilmente scorderemo. Ubbidienti come bambini, zitti con la bocca tappata, sbalorditi e disillusi, speranzosi e dubbiosi. Abbiamo visto finalmente la luce nel tunnel con l’arrivo dei primi vaccini. Ci siamo rincuorati ripetendoci che mancava un miglio alla fine dell’incubo. Intanto i morti non si contavano e il rosso, l’arancione, il giallo non lo smuovevano di un millimetro questo virus. In barba a tutti i calcoli lui muta e in questo mutevole girovagare annienta, oltre che fisicamente, psicologicamente. Molto dell’entusiasmo che si era creato attorno ad Astrazeneca è andato in frantumi in seguito alla decisione dell’EMA di sospenderlo per i gravi effetti collaterali. Dopo il primo tentennamento ci è stato comunicato che, invece che ai giovani, sarebbe stato programmato solo per gli over 60. Ci si persuade che se lo dicono gli scienziati è così senza dubbio ma un ombra di scetticismo ci avvolge e diffidiamo ormai di tutto e di tutti. Ma non abbiamo scelta, questa è l’unica via e allora ben venga l’Astrazeneca per gli over 60. Mancano pochi giorni e finalmente avremo il vaccino giusto il “Johnson & Johnson”. Questa è la volta giusta!! In diretta i furgoni, stracolmi di vaccini, giungono a Pratica di mare come in processione. Ci sentiamo sollevati e ci aggrappiamo a questo evento risolutore. Dopo solo alcune ore scatta incredibilmente il semaforo rosso. Anche questa sicurezza si spiattella al muro. C’è la sospensione negli Stati Uniti dopo sei casi di trombosi collegati al vaccino. Ci chiediamo se è una barzelletta e se resisteremo a questi comunicati oscillanti e tremendi. Allibiti giungiamo con un ragionamento tutto nostro alla conclusione che dobbiamo armarci di tanto coraggio se vogliamo difenderci dal virus. Si insinua a poco a poco il pensiero che la traversata di quel ponte è molto rischiosa e che è meglio attendere e rimandare ogni decisione ma la consapevolezza che quella del vaccino è l’unico maniera per liberarci dal virus è ancora più forte. Da lì dobbiamo passare!! Intanto i morti non si contano nonostante le chiusure e le numerose vaccinazioni. A sorpresa arriva il contropiede di Draghi. Si apre tutto dal 26 aprile! Ristoranti, teatri, cinema e poi palestre e piscine. Ci chiediamo da quale ragionamento scientifico sia uscita fuori questa decisione. Nessuna. Non è un ragionamento scientifico, “è un ragionamento calcolato” dice il Premier. Quali siano i calcoli non ci è dato sapere. Il calo dei morti e delle terapie intensive è ancora molto lento e non giustifica questo ottimismo. Ce lo possiamo permettere?? Siamo sicuri che con una bassa percentuale di vaccinati e con il virus che continua la sua folle corsa sia prudente aprire??? Vero è che il rischio di una rivolta sociale è in agguato ma i virologi intervistati non nascondono un certo disappunto. Saremo così bravi da portare le mascherine e rispettare il distanziamento?? Personalmente penso che sia un azzardo. Che Dio ce la mandi buona!!!
Rosanna Catalano