«Per la Sicilia c’è un piano di investimenti per 4 miliardi di euro. L’isola non ha bisogno di nuove strade ma di ammodernare quelle esistenti. Abbiamo fatto un’analisi della qualità delle nostre strade ed è venuto fuori che in Italia 10 strade statali erano chiuse, di queste il 50 per cento si trovava in Sicilia». Lo ha detto l’ad di Anas, Gianni Armani, a Palermo , per fare il punto sui cantieri aperti e quelli da aprire assieme al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci.
«La Sicilia – ha detto invece il presidente Musumeci – ha pagato da troppo tempo per una politica miope, per l’insensibilità dei governi centrali e regionali. Questa stagione deve essere considerata chiusa. Cominceremo lunedì un tour dell’isola dalla provincia di Enna – ha aggiunto – per una verifica dello stato di salute delle arterie stradali in Sicilia».
AGRIGENTO CALTANISSETTA. Armani ha comunque annunciato che la Agrigento Caltanissetta sarà completata entro i primi mesi del 2019: «Completare la Agrigento-Caltanissetta entro i primi mesi del prossimo anno è un obiettivo che dovrebbe essere raggiungibile».
PALERMO CATANIA. Musumeci ha comunque ripreso l’Anas: «Ci aspettiamo dall’Anas un impegno maggiore per la Sicilia, in termini finanziari, di efficienza e di celerità nella esecuzione dei lavori. Abbiamo sollecitato l’Anas – dice Musumeci – oggi ci sono 18 cantieri sulla Palermo-Catania, ma entro dicembre diventeranno 13 ed entro il 2019 non ci sarà più nessun cantiere».
FUSIONE CAS ANAS. La fusione tra l’Anas e il Cas, il Consorzio autostradale siciliana, è “una opportunità industriale da cogliere”. Lo ha detto il capo dell’Anas Gianni Vittorio Armani parlando con i giornalisti a Palermo. “Bisogna essere d’accordo tra le due parti, ovviamente – dice – Intanto, concordiamo sul fatto che c’è una opportunità da cogliere. Attualmente il Cas, come strumento della Regione non è efficace dal punto di vista societario. Non può fare debito, ha una concessione zoppicante che non viene rinegoziata da tempo e ha problemi operativi dei cantieri che vanno risolti”. “Al di là di questo – dice ancora Armani – riteniamo che ci sia grande valenza industriale nell’unificare la gestione delle autostrade in Sicilia. Quattrocento km sono in capo a ad Anas e altrettanto in capo al Cas. Con l’unificazione e la creazione di un soggetto con 800 km di autostrade si realizza il secondo soggetto autostradale italiano”. E conclude: “E’ una opportunità da cogliere. Stiamo lavorando come Anas e vogliamo essere percepiti come soggetto credibile in questo rapporto. Cerchiamo di superare eventuali resistenze della Regione”. “La fusione tra il Cas e l’Anas? e’ un processo che rimane aperto” ha invece detto il Governatore Nello Musumeci. “In prospettiva guardiamo a questa soluzione senza alcun pregiudizio – dice Musumeci – Vorremmo sederci al tavolo con Anas sapendo di offrire un prodotto di qualità. Quel prodotto ha subito qualche processo di logoramento che, piano piano, stiamo tentando di superare. Il ragionamento rimane aperto, noi vorremmo ottenere un risultato utile al mantenimento dell’efficienza della rete autostradale. Nel frattempo, il Cas è stato dotato di un nuovo vertice tecnico di alto livello”.
(Fonte: Lasicilia.it)