Al Sindaco del Comune di Mazara del Vallo, All’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, Al Dirigente Generale il Dipartimento Regionale Urbanistica, Al Dirigente Generale il Dipartimento Regionale Ambiente, All’Assessore Regionale ai Beni Culturali, Al Soprintendente ai Beni Culturali di Trapani Al Direttore dell’ARPA Sicilia, Al Responsabile ANAS- Sezione di Trapani, Alla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, Agli organi di informazione Loro Sede.
OGGETTO: Laguna di Tonnarella, una grande opportunità per Mazara del Vallo per recuperare e valorizzare la sua periferia urbana degradata compresa tra il porto e l’Oasi di Capo Feto. LETTERA APERTA
Preg.mi, la sottoscritta Associazione di protezione Ambientale, Amici della Terra – Club di Trapani, con spirito di collaborazione, premesso che: Ad Edoardo SALZANO, urbanista e docente universitario di chiara fama da poco scomparso, nella prefazione al libro di Giorgio TODDE “Il noce _ Scritti sull’isola rinnegata”, edito da Il Maestrale, con riferimento all’indirizzo per la redazione del piano paesaggistico regionale della Sardegna, lo colpì quanto espresso dal governatore della Sardegna Renato SORU:
“Vorremmo che ci fossero pezzi del territorio vergine che ci sopravvivano. Vorremmo che fosse mantenuta la diversità, perché è un valore. Vorremmo che tutto quello che è proprio della nostra Isola, tutto quello che costituisce la sua 2 identità sia conservato. La “valorizzazione” non ci interessa affatto. Il primo principio è: non tocchiamo nulla di ciò che è venuto bene. Poi ripuliamo e correggiamo quello che non va bene. Rendiamoci conto degli effetti degli interventi sbagliati: abbiamo costruito nuovi villaggi e abbiamo svuotato i paesi che c’erano; abbiamo costruito villaggi fantasmi, e abbiamo resi fantasmi i villaggi vivi”.
Amici della Terra, nel fare proprio l’atto di indirizzo dell’ex Governatore della Sardegna, Renato SORU, ritiene che sarebbe auspicabile l’applicazione degli stessi principi per la salvaguardia della Laguna di Tonnarella e del litorale circostante, partendo dal principio che bisogna fare di tutto per evitare il pericolo che questa parte di Mazara del Vallo possa diventare un “paesaggio rinnegato”.
La Laguna di Tonnarella è ormai un importante e pregiato pezzo del paesaggio di questa parte di Mazara del Vallo, nella quale tra l’altro sostano e nidificano importanti specie d’avifauna e dal quale è possibile godere bellissimi ed impareggiabili tramonti con riflessi sull’acqua della Laguna e come sfondo l’area di Capo Feto.
Ormai non può esistere nessuna valida motivazione che possa giustificare l’interramento della Laguna, ancorché parziale, se non dopo una attenta analisi dei costi e dei benefici dell’intervento e dopo averlo sottoposto procedura VAS .
La necessaria e periodica escavazione del Mazaro, produce una gran quantità di fanghi la cui qualità richiede attente analisi della loro caratterizzazione, nel rispetto delle norme in materia, al fine del loro smaltimento e/o riutilizzazione, atteso che non sempre si prestano ad essere riutilizzati per interventi di rinaturalizzazione, quale è il caso di che trattasi.
La materia dell’escavazione/dragaggio del Mazaro e l’ipotesi dell’eventuale parziale interramento della Laguna di Tonnarella è materia complessa che richiede di essere valutata nell’ambito di un più ampio progetto di recupero e valorizzazione della fascia costiera compresa tra il porto e l’area di Capo Feto, già riconosciuta come oasi faunistica, per la quale è stata già richiesta alla Regione Siciliana l’istituzione della relativa Riserva Naturale.
Progetto che, a Nostro avviso, non può che partire dal necessario intervento di mitigazione d’impatto della sopraelevata realizzata dall’ANAS, che dopo averla realizzata non ha ancora provveduto ad effettuare i relativi interventi di mitigazione del pesantissimo impatto paesaggistico e ambientale provocato.
Intervento di mitigazione d’impatto da realizzare, soprattutto, attraverso 3 l’utilizzazione di piante ed essenze arboree autoctone, auspicando la collaborazione con la Forestale che, tra l’altro, potrebbe mettere a disposizione le piante provenienti dai loro vivai.
Tale intervento di mitigazione d’impatto, deve utilizzare soprattutto il demanio stradale ANAS e conciliarsi anche con il Piano di Utilizzazione del Demanio Marittimo, PUDM, in corso di redazione da parte del comune di Mazara del Vallo, che ha anche il vantaggio di poterlo conciliare con la revisione del PRG, anch’esso in corso di redazione.
Mentre per qualcuno, il principale problema potrebbe essere quello di “liberarsi”, ad ogni costo, dei “pericolosi” fanghi di escavazione dei fondali del Porto Canale del Mazaro nella Laguna di Tonnarella, per Amici della Terra il principale problema è quello della tutela ambientale della Laguna di Tonnarella e la valorizzazione, anche paesaggistica, di questa importante parte di Mazara del Vallo, attraverso un’auspicabile piano particolareggiato di recupero che valorizzi anche la proprietà immobiliare che prospetta sul Lungomare Fata Morgana.
Bisogna, infine, non dimenticare che gli interventi all’interno della fascia costiera dei 150 metri dalla battigia devono essere eseguiti nel rispetto dell’Art. 15 della L.R. n. 78 del 1976, che in questi casi consente di realizzare gli interventi, essendo di pubblica utilità, attraverso l’istituto della variante urbanistica in deroga.
Ciò premesso, con la presente si C H I E D E alle SS.LL., ciascuno per le proprie competenze, ai sensi del Codice dell’Ambiente, quali iniziative hanno adottato e quali intendono eventualmente adottare, per tenere conto delle procedure e delle considerazioni per la tutela ambientale, evidenziate dalla scrivente Associazione in premessa.
Fiduciosi del cortese riscontro, l’occasione è gradita per inviarLe cordiali saluti.
Il Presidente ADT – Trapani Arch. Carlo FODERA’