La Commissione Ue ha deciso di respingere il Documento programmatico di bilancio italiano e di chiederne uno nuovo, che dovrà essere inviato entro tre settimane a Bruxelles.
«Non esiste alcun piano B. Ho detto che il deficit al 2,4% del Pil è il tetto. Posso dire che questo sarà il nostro tetto». Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervistato da Bloomberg Tv. Alla domanda se si può modificare la sostanza della manovra, criticata fortemente da Bruxelles, Conte ha risposto che questo «sarebbe per me difficile, non potrei accettarlo».
Intanto dopo la notizia della bocciatura da parte di Bruxelles, lo spread tra Btp e Bund risale a 310 punti base (come in avvio di seduta). Il rendimento del Btp a 10 anni – sui grafici Bloomberg – è in rialzo al 3,52%.
«Per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo Documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri non erano convincenti», ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine della riunione dei commissari. A maggio scorso la Commissione Ue aveva concluso di non aprire la procedura per debito «soprattutto perché l’Italia era sostanzialmente in linea con le regole», ma «i piani attuali sono un cambiamento materiale che potrebbe richiedere una rivalutazione. La palla è ora nel campo del Governo italiano, abbiamo tre settimane per un dialogo intenso che affrontiamo in modo costruttivo», ha aggiunto.
«Il Governo italiano sta apertamente e coscientemente andando contro gli impegni presi verso se stesso e verso gli altri Stati membri. L’Europa – continua Dombrovskis – è costruita sulla cooperazione, l’eurozona è costruita su stretti legami di fiducia» con «regole che sono le stesse per tutti», quindi «se la fiducia viene erosa, tutti gli stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata». Per questo, ha avvertito, «se una politica fiscale più accomodante colpisce la fiducia, può avere in realtà l’effetto opposto alla crescita».
Bruxelles boccia la manovra italiana? «Non cambia nulla, i signori della speculazione si rassegnino, indietro non si torna», risponde il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine della sua visita a Bucarest.
«Non stanno attaccando un governo, ma un popolo – aggiunge il vicepremier -. Sono cose che fanno irritare ancora di più gli italiani e poi qualcuno si lamenta che l’Unione Europea è al minimo della popolarità». «In passato il governo Berlusconi è caduto perchè è arretrato – in seguito al rialzo dello spread -, ma noi non arretreremo».
Sulla stessa linea l’altro vicepremier Luigi Di Maio: «Sappiamo di essere l’ultimo argine per la salvaguardia dei diritti sociali degli italiani – scrive su Facebook -. E per questo non vi deluderemo. Sappiamo che, se dovessimo arrenderci, farebbero velocemente ritorno gli «esperti» pro banche e pro austerity. E quindi non ci arrenderemo. Sappiamo che stiamo percorrendo la strada giusta. E perciò non ci fermeremo».
«È la prima manovra che non piace alla Ue. Non mi meraviglio: è la prima manovra italiana che viene scritta a Roma e non a Bruxelles! Con i danni che avevano fatto quelli di prima, non potevamo certo continuare con le loro politiche», prosegue Di Maio nel post su Facebook. «Continueremo a raccontare alla Commissione Europea cosa
vogliamo fare con rispetto. Ma altrettanto rispetto ci deve essere nei confronti del popolo italiano e del governo che oggi lo rappresenta. Continuiamo a lavorare a testa alta per il bene dei cittadini».
Fonte: Gds.it