Nella serata di giovedì 10 maggio, i Carabinieri della Stazione di Marsala, guidati dal Maresciallo Maggiore Gaspare Paladino, hanno tratto in arresto Chen Biying, cinese classe ‘78, di fatto domiciliata a Marsala.
La donna, stando alle risultanze investigative prodotte dai militari dell’Arma dopo mesi di attività, gestiva, organizzava e amministrava lo sfruttamento di giovani donne straniere, indotte a prostituirsi.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala ed iniziate nella seconda metà del 2017, hanno permesso di accertare che la Chen, locataria di un immobile nel pieno centro di Marsala in cui svolgeva l’attività di centro massaggi, sfruttava la prostituzione di almeno tre ragazze, tutte di nazionalità cinese, le quali praticavano ai clienti del centro prestazioni sessuali con una maggiorazione di circa 20 euro rispetto al costo previsto per il massaggio.
A notare il persistente flusso di clienti, sono stati alcuni condomini che, infastiditi dalla continua presenza di sconosciuti nello stabile, hanno allertato i Carabinieri.
La Chen Biying, oltre a gestire l’operato delle sue connazionali, curava personalmente l’aspetto pubblicitario del centro massaggi, inserendo numerosi annunci su siti web per promuovere il proprio “business della prostituzione”. Anche l’aspetto economico era gestito dalla Chen in prima persona: i guadagni delle giovani donne erano tutti gravati da una vera e propria imposta percentuale, che le stesse dovevano versare alla responsabile nonché proprietaria dell’immobile che ospitava il centro benessere.
Anche le modalità di accesso alla struttura erano ben delineate: diversi contatti telefonici per comprendere bene chi fosse l’interlocutore, e poi qualche minuto di attesa all’ingresso del condominio per accertarsi che non si trattasse di forze dell’ordine.
Durante la perquisizione domiciliare effettuata presso il centro massaggi, i Carabinieri di Marsala hanno rinvenuto molta documentazione attestante gli introiti giornalieri dell’attività di meretricio, oltre a materiale utilizzato per le pratiche sessuali.
Le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri della Compagnia di Marsala, hanno consentito al G.I.P. del Tribunale di Marsala di emettere un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per la Chen, impedendo così la prosecuzione dell’attività criminale.
L’arresto della Chen ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Marsala, che evidenzia la massima attenzione data dai militari dell’Arma al preoccupante fenomeno, si affianca all’operazione “Caliente”, portata a termine dagli stessi nell’ottobre del 2017 e che aveva permesso di sgominare un’associazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione, operante nel territorio marsalese con la compiacenza di alcuni agenti immobiliari locali.
(Fonte comunicato e foto: Comando Provinciale Carabinieri di Trapani)