Proseguono i lavori di realizzazione della rete fognaria nel versante sud e in particolare nella zona dei lidi. Il Consorzio Impregeni di Mussomeli che sta effettuando i lavori è attualmente impegnato nei lavori di escavazione sul prolungamento della via Mazara Vecchia, in contrada Berbaro.
“Abbiamo chiesto e ci è stato garantito dalla ditta appaltatrice – sottolineano il Sindaco Alberto Di Girolamo e l’Assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Accardi – che i lavori sulla via Mazara Vecchia verranno completati prima della stagione estiva in modo da non creare problemi alla circolazione veicolare che in quel periodo diventa molto consistente sul versante sud. Da parte nostra rivolgiamo un invito a quanti risiedono in prossimità delle strade in cui avviene la posa della rete fognaria ad a fare richiesta immediatamente di allacciamento”.
La nuova rete fognaria per la zona lidi – secondo il progetto redatto dall’ingegnere Rosario Crosazzo che è anche il Direttore dei Lavori – sarà costituita da collettori che interesseranno la litoranea SP 84 e la via Vecchia Mazara, nonché da sei impianti di sollevamento e una stazione di pompaggio principale posta in prossimità del Curvone dell’ex “Fortino”. L’impianto solleverà le acque reflue raccolte dalla rete e le convoglierà fino alla stazione di pompaggio di contrada Casabianca e, da qui, confluiranno nell’impianto di depurazione di contrada San Silvestro.
L’opera, per un importo complessivo di quasi 4 milioni di euro e 200 mila euro, rientra nell’Accordo di Programma Quadro (APQ) sulla depurazione, a suo tempo sottoscritto dalla Regione Siciliana. “L’importanza dell’opera – continuano Sindaco e Assesore – è notevole con positive ricadute per quel versante territoriale sia dal punto di vista ambientale che turistico. Peraltro la realizzazione della nuova rete fognaria (a quella del litorale sud si aggiungano quelle del versante nord e del centro) consentirà di dare una svolta per l’intera città e ci consentirà di allinearci con le prescrizioni comunitarie in tema di depurazione”.
Nino Guercio