“Prima la salute – dice il passionale presidente Davide Titone – poi tutto il resto. Mi dispiace che il campionato si sia fermato per il Corona virus perchè la squadra era sulla buona strada. Però prometto fin da ora che per il prossimo campionato verrà allestita una compagine per andare in serie D. Aspettiamo che termini questo torneo e poi cominceremo a pensare al programma futuro”. Poi sottolinea che “la squadra è viva, serena, la società ha acquisito credibilità, faremo un buon finale in questo campionato. Peccato questa interruzione per il Coronavirus perché c’era stato un buon recupero ed avevamo scalato un pò la classifica. Sono fiducioso perché i giocatori si stanno allenando a casa e sono certo che in un paio di settimane si potrà recuperare la condizione atletica”. In Eccellenza si devono giocare ancora sei partite, Mazara me dovrà disputare tre al “Nino Vaccara” e tre fuori casa. Sembra che una data possibile per ricominciare a giocare possa essere la metà di maggio, forse il 17, una data che comunque è condizionata dalla situazione sanitaria del Coronavirus. Con due impegni settimanali, mercoledì e domenica, il campionato si concluderebbe il 7 giugno e potrebbero iniziare i play off e i play out. “I giocatori – afferma l’allenatore Dino Marino- li sento giornalmente, sono tutti nelle rispettive residenze e si allenano come possono. Non appena si riprenderà sarà dura per tutti, bisognerà ricominciare la preparazione e fare molto in fretta. Ritengo che a risentirne potrebbe essere anche la classifica perché potrebbe essere stravolta. Tutto dipenderà da come si presenteranno in campo le squadre”. Mazara ha raggiunto la salvezza dopo un cammino abbastanza tortuoso, con tanti punti persi in casa anche a causa di squalifiche ed infortuni. Quando la formazione è stata al completo sono iniziate le buone prestazioni e la corsa verso la metà classifica. La tifoseria è stata sempre vicino alla squadra e alla società ma per il prossimo campionato si attende qualcosa di più che una semplice partecipazione al torneo.
(Foto: Piero Campisi)
Fonte: Giornale di Sicilia – Salvatore Giacalone