Mazara calcio è in agonia ma poco ci vuole per l’”estrema unzione”. Non ci sono speranze per una società datata 1946 e che pur tra saliscendi in varie categorie ha, da sempre, rappresentato il vessillo sportivo della città. Un tempo i giocatori erano chiamati “i canarini” per la maglia gialla colore del sole, poi qualcuno pensò che si addiceva meglio il colore giallo abbinato al blù e la squadra diventò “gialloblù”. Oggi i colori sono sbiaditi e rischiano di scomparire, rimane soltanto la memoria di quello che avrebbe potuto essere e non è stato perché attraverso gli anni Mazara avrebbe potuto veleggiare anche in altre categorie. Alla fine si è dovuta accontentare dell’Eccellenza” di oggi e forse ancora per poco tempo. Il presidente Filippo Franzone, che è un palermitano, non ne vuol più sapere ed anche ieri lo ha detto a chiare lettere. “Butterò le chiavi della società nel fiume, non voglio più sentire parlare del Mazara calcio”. A sentire Franzone, durante la scorsa settimana non si fatto vivo nessuno, né qualche imprenditore né qualche gruppo. La squadra però rappresenta la città e quindi anche il comune viene chiamato in causa anche se non può fare nulla per venire incontro alle esigenze economiche ed organizzative della società. L’assessore allo sport, nonché vice sindaco Vito Billardello. non chiude la porta al dialogo. “In settimana – dice – spero di avere un incontro con il presidente per conoscere l’esatta situazione della società e principalmente le sue intenzioni. Poi si vedrà come potere intervenire e se ci saranno delle possibilità per salvare la società”. E’ già un piccolo passo in avanti anche se si tratta soltanto di un “pour parler” che non nasconde promesse o altri fini. La società, tutto sommato, è sana se si considera che alle passività di circa o oltre 20 mila euro, vi sono i crediti derivanti dal 5 per mille e dalle fatture ancora non pagate di alcuni sponsor, inoltre c’è da valutare anche il parco giocatori che non è da buttare via. La società potrà contare sul gruppo di under che ha già giocato nelle ultime tre partite di campionato, sui ragazzini e sui giocatori che sono al limite dei 25 anni. Liberi di tesseramento, e già sono andati via, sono i senior. “Anche questi giocatori giovani – dice Franzone – fanno parte del patrimonio della società e facendo i dovuti conti non credo che nel Mazara calcio ci siano grandi passività da allontanare chi ne vuole la gestione. Secondo me sono i mazaresi, che professano grande amore, a non volere più la squadra. Non si spiegherebbe altrimenti il silenzio che regna sovrano”. A Mazara c’è una seconda squadra che milita in Prima Categoria: è la Mazarese che ha disputato un campionato onorevole. Il “vessillo” per ora viene difeso da questa squadra che spera, tra l’altro, in un ripescaggio in promozione. Se il Mazara di Eccellenza non dovesse iscriversi, con molte probabilità la Mazarese sarebbe ripescata. Ma su queste prospettive nessuno si sbilancia, almeno finora.
(Fonte: Giornale di Sicilia – Salvatore Giacalone)