Ennesimo caso di Inerzia nella gestione della nostra città da parte dell’Amministrazione Comunale, che sembra aver smarrito anche la capacità di garantire un presidio essenziale come quello della sicurezza nelle scuole.
Infatti, con decreto del 19.06.2018 l’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale – Regione Sicilia – ha pubblicato la graduatoria provvisoria delle istanze ammesse ai finanziamenti Regionali per l’esecuzione di indagini diagnostiche ed effettuazione delle verifiche tecniche, finalizzate alla valutazione del rischio sismico degli edifici scolastici. Nell’allegato A del predetto decreto sono indicate tutte le istanze ammesse in via provvisoria, mentre nell’allegato B le istanze non ammesse con le relative motivazioni.
Numerosi i Comuni che vedono riconoscersi il finanziamento per diversi Istituti scolastici: il Comune di Marsala figura ammessa per 8 Istituti scolastici, il Comune di Castelvetrano con 15, il Comune di Alcamo con 4, il Comune di Trapani con 18, il Comune di Castellammare del Golfo con 5, etc.. .
Mortificante constatare non solo che il Comune di Mazara del Vallo non figura tra i Comuni ammessi al finanziamento, ma ancor più sorprendente verificare che non risulta neppure presente nell’elenco dei Comuni non ammessi. Eppure, per come si legge dal decreto, la Regione Sicilia, ha più volte prorogato il termine di presentazione delle istanze al fine di consentire agli enti territoriali la più ampia partecipazione al bando.
Le uniche scuole mazaresi che potranno fruire della mappatura aggiornata del rischio sismico sono l’ITC Ferrara e ITI R. D’Altavilla di Mazara del Vallo la cui competenza è attribuibile al libero consorzio Trapani. (verrebbe da pensare per fortuna…).
Ricordando che il nostro è un territorio ad elevato rischio sismico (classificato in zona sismica 2 in una scala crescente da 4 ad 1) ci si chiede come sia possibile che il Comune di Mazara del Vallo ha ritenuto opportuno non partecipare al bando; non si riesce a comprendere quali siano le priorità sulle quali l’amministrazione si è concentrata ritenendole più importanti rispetto all’incolumità pubblica di studenti, insegnanti e di tutto il personale scolastico.
Tale aspetto appare ancor più grave se consideriamo che l’intera operazione di mappatura del rischio è a totale carico dell’apposito fondo regionale. Il Comune non investe per mancanza di risorse, anche in settori essenziali come la sicurezza degli studenti, ma quando le risorse sono immediatamente disponibili non ha la capacità di utilizzarle.
Di certo la messa in sicurezza degli edifici scolastici non fa notizia, non è spendibile sui social media come l’inaugurazione della spiaggia in città, di un elegante arredo cittadino, di una competizione sportiva, ma è certamente molto più importante di ciascuno di questi eventi per i quali l’amministrazione non fa mancare la propria attiva presenza.
Quando l’effimero assume un valore maggiore della sostanza, nasce in soggetti responsabili un sentimento di stordimento se non di amarezza, ma quando l’inerzia diventa sconsideratezza l’unico sentimento possibile è una preoccupazione vera e profonda.
Il Direttivo del Centro Studi “la Città”