Con fermezza ed oltre ogni ragionevole dubbio, si ribadisce che nessuna riduzione sulla Tari 2018 può essere mantenuta , come invece si vorrebbe far intendere con le bollette in arrivo in questi giorni nelle case dei contribuenti. Tali importi fanno riferimento al bilancio preventivo nel quale vengono quantificati gli obiettivi da raggiungere. E’ elementare dedurre che mancando gli obiettivi prefissati ( la riduzione del 65% dei conferimenti in discarica attraverso il CAPILLARE sistema della raccolta differenziata) gli importi aumenteranno vertiginosamente in sede di bilancio consuntivo (che si ricorda essere il risultato economico reale gestionale).
Ora ci si chiede in virtù di quale argomentazioni se ne possa ancora sostenere la credibilità.
IL CITTADINO VA INFORMATO CON TRASPARENZA E NON RAGGIRATO!!! Le rassicurazioni fornite dall’Ufficio ARO certamente non collimano con il prorompente stato dei fatti . I costi dell’emergenza rifiuti si dirigono irrimediabilmente oltre ogni tollerabile previsione. Con provvedimento dello scorso 7 giugno, Il Presidente della Regione Sicilia ha ordinato ai Comuni che non hanno raggiunto il 35% di differenziata SU TUTTO IL TERRITORIO di trasmettere entro il 31 luglio al Dipartimento del’Acqua e dei Rifiuti ( PENA LA RIMOZIONE D’UFFICIO DELLA CARICA DA SINDACO!!!) , IL CONTRATTO SOTTOSCRITTO PER L’ AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TRASPORTO RECUPERO E/O SMALTIMENTO AL DI FUORI DEL TERRITORIO DELLA REGIONE SICILIA DEI RIFIUTI ECCEDENTI NON AMMESSI IN DISCARICA. Parliamo dunque di un incremento di costi mai visto rispetto alle precedenti gestioni dell’emergenza rifiuti . A tal proposito pregevole la recentissima pronuncia della Commissione Tributaria Provinciale di Trapani del 28 giugno la quale ha accolto il ricorso di un commerciante che, avendo giornalmente monitorato l’emergenza rifiuti di fronte al proprio esercizio commerciale e costantemente segnalato alle Autorità il disagio subito , ha ottenuto la riduzione della Tari 2016 dell’ 80%
Non ci si rassegna comunque al fatto che tali importi vadano imputati ai contribuenti disarmati anziché a coloro che, pur avendo gli strumenti amministrativi , non si adeguano alle prescrizioni normative preferendo aggirare l’ostacolo piuttosto che agire a monte.
Un confortante segnale di speranza può certamente ravvisarsi nello scenario che da qualche mese vede protagonista il Comune di Palermo ; la Procura della Corte dei Conti infatti ha aperto delle indagini concentrate sul mancato raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata contestandone allo stesso Comune UN DANNO ERARIALE per i costi sostenuti a seguito dell’emergenza rifiuti tra il 2014 ed il 2016 .
Per il Centro Studi “ La città ”
Avv. Irene Vassallo