Il 30/12/2018 il Commissario straordinario dell’ex provincia di Trapani Dott. Raimondo Cerami, fresco di conferma da parte del Presidente della Regione Nello Musumeci, conferma lo stop agli affitti dei locali per le scuole della provincia, aprendo ai più uno scenario a dir poco drammatico, sia per gli alunni, sia per il personale scolastico che per i poveri familiari. L’ex provincia , infatti risulta essere con un saldo contabile di €.0, considerato che la Regione non ha messo in bilancio alcuna somma per le province.
Questo drastico taglio consentirà alla regione di risparmiare la modica somma di €. 1.424.657, ma mette in crisi un intero sistema scolastico provinciale, laddove i locali impegnati dalla provincia subiranno una chiusura definitiva con il drammatico corri – corri delle amministrazioni locali che dovranno sobbarcarsi oltre che della spesa per eventuali affitti anche quella di trovare i locali idonei. Perché è alquanto improbabile che si creino le condizioni dei doppi turni , laddove ci fossero le condizioni di disponibilità degli alunni e quindi delle famiglie, non è da sapere se ci sia la disponibilità delle istituzioni scolastiche con a capo il personale docente e poi quello non docente.
Oggi la situazione sembra presso ché drammatica, poiché alla luce della precedente amministrazione, che gioco forza non ha prestato attenzione più di tanto al problema , in considerazione del fatto che i tempi sembravano essere non proprio vicini, lasciando ai posteri, e quindi alla nuova amministrazione, la patata bollente, che comincia ad essere non solo sempre più bollente, ma anche alquanto ingombrante.
La nuova amministrazione rischia di esordire come quella che ha consentito di far scomparire i gloriosi Liceo Classico e Scientifico Adria di Mazara, scuola di grandi tradizioni che ha annoverato tra i suoi studenti gran parte dell’intellighenzia locale, perché nella malaugurata ipotesi che gli amministratori non riescano a trovare alternative degne di nota i nostri ragazzi saranno costretti ad emigrare nelle vicine città (Salemi, Marsala, Castelvetrano), facendo di fatto, scomparire le prestigiose scuole dalla nostra città.
Ora spetta ai dirigenti scolastici e alla nuova amministrazione cittadina trovare le alternative, ma quel che è grave e che non ci sia una benché minima idea di quale possa essere oggi lo scenario che si prospetti, o almeno delle soluzioni proponibili, alla luce del fatto che non esiste confronto dell’amministrazione con l’utenza scolastica, che forse tenuta un po’ all’oscuro della gravità dei fatti non percepisce i disagi a cui sarà costretta per garantire i diritti scolastici ai loro figli.
Pertanto da questa testata vuole partire, non una crociata, non sarebbe giusto il termine, ma una richiesta alla nuova amministrazione, che già in campagna elettorale ha dispiegato uno dei concetti importanti quale quello della trasparenza delle istituzioni “ informiamo la cittadinanza” , passo dopo passo, di quello che è il cammino verso una dignitosa risoluzione dei problemi per garantire ai nostri ragazzi un decoroso e dignitoso diritto allo studio, senza le frustrazioni di dover ricorrere a doppi, tripli turni che mortificherebbero i loro diritti, e quello della classe docente e non.
Giuseppe Maniscalco