Intercultura: una parola ormai entrata nel vocabolario corrente degli italiani, a volte forse anche abusata, ma chi ne conosceva il significato nel 1977 quando in Italia infuriavano gli anni di piombo del terrorismo e ancora l’economia cercava di rialzarsi dalla crisi petrolifera? Nel 1977, in quel di Firenze, nasceva Intercultura, l’Associazione con la “I” maiuscola e che (in realtà dal 1955 sotto un altro nome) da allora, ogni anno, seleziona, prepara e invia centinaia e centinaia di studenti adolescenti all’estero e promuove l’arrivo di altrettanti stranieri nel nostro Paese.
Nell’anno scolastico in atto ben 2.200 studenti sono stati selezionati dagli originari 7.000 che ne avevano fatto richiesta per trascorrere dall’anno scolastico ai sei, tre, due mesi o 4 settimane estive in uno dei 65 Paesi in tutto il mondo dove la onlus sviluppa i suoi programmi. Parallelamente 800 studenti tra i 15 e i 17 anni sono giunti in Italia, aderendo a programmi di tali durate, ospiti gratuitamente di una famiglia tra le migliaia che hanno dato la propria disponibilità in una delle 157 città Italiane dove si trova Intercultura e frequentando una scuola locale.
la Sicilia, tra tutte le Regioni italiane, offre un contributo molto sostanzioso in termini di partecipanti, di famiglie ospitanti, nonché di volontari, che poi sono il braccio e il cuore pulsante che fa muovere la macchina di Intercultura: ben 176 gli studenti siciliani partiti per i quattro angoli del mondo (dalle destinazioni più classiche come gli USA, il Canada, l’Irlanda, l’Australia, ma anche per Paesi, vedi la Cina, l’Argentina, la Russia, l’Egitto, la Serbia, il Perù e così via …), dove le differenze culturali sono più marcate e permettono all’adolescente di sviluppare maggiormente le competenze interculturali che lo aiuteranno per tutta la vita. Ben 109 gli studenti stranieri di ogni nazionalità accolti da una famiglia siciliana a conferma della grande apertura internazionale della gente di questa stupenda terra.
In tutta la Regione Sicilia l’Associazione è presente con i suoi volontari in ben 18 città e tra queste spicca come dinamicità e capacità attrattiva il giovane “Centro locale” (così in gergo si chiamano i gruppi a cui possono fare riferimento le famiglie interessate al progetto educativo di Intercultura ) di Mazara del Vallo. Nato solo 4 anni fa, il gruppo di volontari, guidato dalla professoressa Paola Scontrino, si è subito affermato nelle scuole e tra le famiglie. Se si pensa che quattro anni fa solo 9 studenti si erano iscritti alle selezioni di Intercultura e che quest’anno, a distanza di tre anni, se ne sono presentati più di 30, il calcolo è già fatto.
Il tabù insomma è ormai più che superato: un periodo lungo di soggiorno all’estero da adolescenti è considerato un must da studenti, famiglie e dalle stesse scuole. Una ricerca promossa dalla Fondazione Intercultura in collaborazione con Ipsos testimonia i benefici di un’esperienza vissuta all’estero preparata e vissuta con grande cura. Attraverso le interviste a circa 900 ex partecipanti ai programmi di Intercultura, partiti tra il 1977 e il 2012, emerge un quadro chiaro delle grandi differenze rispetto alla media italiana. Il risultato più evidente è che si tratta di una generazione, trasversale nelle varie età, in prevalenza composta da laureati (84% vs la media italiana tra ex liceali pari al 52%), con un percorso universitario brillante (il 64% si dichiara tra i migliori del proprio corso e il 32% ottiene il massimo alla laurea rispetto al 21% della media nazionale), che hanno svolto percorsi professionali importanti (a livelli quadri e dirigenziali per un terzo di loro, vs il 15% degli italiani) e che non hanno avuto difficoltà a trovare lavoro o a cambiarlo (lo dichiara l’83% di loro).
Lo sanno bene i 5 studenti selezionati dai volontari di Mazara del Vallo e che ora si trovano al’estero, 4 di loro grazie a una Borsa di studio totale o parziale erogata da Intercultura e uno con la borsa di studio del programma Itaca di Inps: Roberta Spinelli , appena rientrata dal programma semestrale in Costarica, Riccardo Mangiarcina, studente castelvetranese, Gaia Forace, Giancarlo Firenze e Mariamorena Tardino, studenti mazaresi, stanno trascorrendo il loro anno scolastico rispettivamente in Cina, Irlanda, Argentina e Danimarca.
Ma oltre che con il corpo, si può viaggiare anche con la mente, aprendo la porta della propria casa (e della propria scuola) al mondo, ospitando uno studente straniero. Il progetto educativo promosso da Intercultura e mediato sempre dall’azione formatrice dei volontari prevede infatti che non sia il singolo studente a beneficiare del programma all’estero, ma per osmosi, tutte le persone che sono in contatto con lui o con lei: i genitori, i fratelli, i compagni di classe, i professori, gli amici che, a loro volta, possono iniziare un percorso di consapevolezza interculturale e di dialogo tra i diversi popoli…un’esigenza più che mai attuale in un mondo sempre più connesso e globalizzato.
Ecco perché sempre più famiglie si rendono disponibili ad ospitare uno studente straniero. Al momento, nel centro locale di Mazara del Vallo 4 famiglie stanno ospitando l’hongkonghino Luis Fung, il messicano Miguel Bertheley Taboada, la polacca Julia Szarawarska e la thailandese Nattaya Wichaypasu, tutti amatissimi e conosciuti nel territorio e ben integrati nel proprio gruppo classe che sta beneficiando della loro presenza per imparare a guardare oltre la caverna di Platone e capire che fuori dalle proprie mura c’è un mondo tutto da scoprire.
L’opera di formazione interculturale promossa dai volontari di Intercultura è riconosciuta anche a livello di istituzioni politiche: il Centro locale dimostra di non essere una monade leibziana, ma anzi un vero e proprio centro interculturale a cui la società civile di Mazara si affida per la promozione del dialogo interculturale…
Prossimo appuntamento per vedere all’opera volontari e studenti di Intercultura e, perché no, per proporsi come future famiglie ospitanti sarà tra il 23 e il 31 marzo quando 8 studenti stranieri che attualmente stanno trascorrendo il loro annoso clastico in un’altra parte della Penisola verranno a Mazara per conoscere un nuovo aspetto della complessa e variegata cultura italiana. Nel corso della “settimana di scambio” gli studenti saranno ospitati da famiglie locali, parteciperanno a diverse attività educative presso l’Istituto R.D’Altavilla e il Liceo Adria Ballatore, istituti di istruzione superiore della città e avranno modo di visitare alcune tra le bellezze del territorio.
La Presidente
Prof.ssa Paola Scontrino
Per chi è interessato ai programmi all’estero di Intercultura (sono ancora aperte le iscrizioni ai programmi estivi) è possibile contattare la responsabile dei programmi all’estero del Centro locale di Mazara del Vallo Giovanna Giacalone al numero 320 8275892 mentre chi desidera ospitare uno studente straniero può parlare con la responsabile dei programmi di ospitalità Francesca Passanante 333 1439038
Per informazioni:
INTERCULTURA- Ufficio Stampa Corso Magenta 56, 20123 Milano. Tel. 02 48513586