Al telefono è ancora emozionato. L’ispettore ambientale di Mazara, Andrea De Simone, ambientalista e con passione per i cani, è stato protagonista del salvataggio di un cucciolo chiuso dentro un sacco e buttato nel fiume Màzaro, all’altezza del ponte S. Lorenzo, a pochi metri da una cabina elettrica del pozzo San MIceli. E’ successo nella tarda mattinata di venerdì scorso. De Simone si trovava in quel posto perché fa parte del direttivo della Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Mazara e con alcuni agricoltori stava effettuando un sopralluogo nelle zone colpite dalla esondazione del fiume Màzaro del 10 novembre scorso che ha procurato molti danni anche alle campagne. Nei pressi del ponte, il gruppo ha sentito un vagito proveniente proprio dal fiume. De Simone ha preso una corda con gancio e dopo un paio di tentativi ha tirato su il sacco. Alla sua apertura, la sorpresa. Conteneva ben 4 cuccioli, di cui uno era ancora vivo mentre gli altri tre erano morti. Con De Simone, oltre ad alcuni agricoltori, c’era anche il direttore del servizio Aree Protette del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Roberto Fiorentino che ha avuto parole di apprezzamento per De Simone per come ha recuperato il sacco e salvato il cucciolo ed aggiunge: “Andrea cominciò ad accarezzare il cucciolo ed abbracciarlo. Per noi è stato davvero toccante, il cucciolo era felice – ha aggiunto Fiorentino – Mi chiedo se può essere considerato un uomo colui che ha avuto il coraggio di chiudere in un sacco di plastica 4 cagnolini vivi, lanciandoli dal ponte per farli annegare lentamente”. “E’ stata quella di venerdì scorso una giornata particolare – commenta De Simone – una giornata particolare per chi ama gli animali. Sono ancora emozionato ed ancora non mi spiego come possano esserci degli uomini che chiudono dentro un sacco quattro cuccioli e li buttano via come se fossero dei rifiuti. Purtroppo 3 dei 4 sono morti per il freddo e per l’acqua ma uno siamo riusciti a salvarlo. Ho avuto questo cucciolo tra le mani, strappandolo ad una morte certa. Una creatura indifesa, infreddolita ed immobile, con quegli occhi dolcissimi che mi hanno riempito la giornata mentre cercavo di riscaldarlo ed asciugarlo vicino a quel fiume dove stava trovando la morte e con quel musetto che cercava di abbracciami. Ce l’ha fatta. Durante i soccorsi mi ha fatto trepidare quel maledetto sacco in fondo al fiume ed ora, rivedendolo a distanza di qualche ora, affamato e preso in cura dalle volontarie Enpa mi fa gioire ancor di più. Per una circostanza personale ho chiamato il cucciolo “Imola”. De Simone racconta la sua emozione al telefono e dice che è stata condivisa “da chi mi e’ stato vicino. Ringrazio il corpo della polizia municipale presente alle operazioni, il Tenente Vincenza Brigandi della locale sezione dei vigili urbani, Vincenzo Giacalone e Salvatore Impeduglia. Grazie di cuore”. Si dichiara sorpreso dell’interesse che stanno avendo i media. “Ho fatto quello che ognuno dovrebbe fare, aver cura degli animali” Il cucciolo è stato trasferito presso il rifugio sanitario di Mazara del Vallo dove è stato visitato e preso in cura.
(Nella foto Andrea De Simone e il cucciolo vivo. Gli altri morti)
(Fonte: Giornale di Sicilia – Salvatore Giacalone)