Si respira l’aria pulita della legalità nel giardino dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Francesco Ferrara” che, grazie al progetto “Un albero per il futuro”, colora di verde i locali adottando una delle piante figlie dell’albero Falcone.
Il progetto triennale, frutto di una campagna promossa dall’Arma dei Carabinieri, in accordo con il Ministero della Transizione Ecologica e pienamente condiviso dalla Fondazione Falcone, nasce con la duplice finalità di sostenere in modo concreto la lotta ai cambiamenti climatici e di rendere omaggio alla memoria del Giudice Giovanni Falcone, l’eroe del quotidiano che con la sua dichiarazione di lotta alla mafia si è immolato cambiando per sempre la nostra storia.
Pionieristiche sul territorio mazarese la dirigente Dott.ssa Licia Ingrasciotta – pronta a cogliere le occasioni di crescita culturale e umana degli allievi – e la prof.ssa Sara Vetrano – da sempre in prima linea nell’educare i giovani ai valori della giustizia – che, col prezioso supporto logistico del Vicepreside Prof. Beniamino Messina, hanno sposato l’iniziativa facendo giungere la prima talea nella nostra città, consegnata all’istituzione scolastica dai carabinieri del Cites di Trapani, nucleo forestale della Benemerita.
Alla cerimonia di piantumazione che non a caso inaugura la stagione della rinascita, in presenza di un ricco parterre di autorità civili, militari e religiose e in un significativo passaggio di testimone, il vicebrigadiere Bono ha affidato la messa a dimora di un esemplare dell’albero più grande d’Europa – il Ficus macrophylla subsp. Columnaris, creato nel Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano per duplicazione di una gemma tratta dall’imponente albero Falcone – all’allieva Antonia Ingargiola, insignita a termine della celebrazione di un diploma simbolo del progetto.
La pianta è dotata di un sistema di geolocalizzazione utile per seguire ogni giorno, sul sito dedicato, il numero di alberi messi a dimora dalle scuole coinvolte, la loro localizzazione ed i risultati ottenuti in termini di stoccaggio di carbonio. Si prevede infatti per i primi dieci anni di vita delle specie un trattenimento di CO2 pari a trentotto milioni di chilogrammi, utile per migliorare la qualità dell’aria con costi estremamente ridotti.
Nella sfida globale in atto e nella sostenibilità partecipata, la porzione dell’albero Falcone, consacrato a simbolo di lotta e resistenza alla mafia, mette dimora quindi negli Istituti scolastici per sensibilizzare le nuove generazioni e realizzare nel nostro Paese un grande bosco diffuso, un ponte vegetale su cui, dal Sud al Nord della Penisola, viaggiano i valori di cui i giovani sono veicoli.
“Ci preoccuperemo che la talea cresca con la cura che i ragazzi avranno della pianta, sotto l’egida della nostra scuola,” – dichiara orgogliosa dell’iniziativa la preside Ingrasciotta – “e, soprattutto, all’ombra dei principi fondanti della giustizia, della legalità e della lotta alla mafia, per cui il giudice Falcone ha perso la vita”.
“Sosteniamo anche il valore ambientale degli alberi e dell’equilibrio di tutto l’ecosistema come recita l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, in rispetto del creato” ha proseguito la dirigente, che ha in seguito tributato riconoscimenti e ringraziamenti alle personalità intervenute, nelle persone del Sindaco di Mazara Dott. Salvatore Quinci; di padre Giuseppe Ponte, Delegato di Sua Eccellenza Vescovo Domenico Mogavero; il presidente del Consiglio Comunale Sig. Vito Gancitano; gli Assessori Giacomo Mauro e Michele Reina; il Dott. Domenico Testa, capitano dei Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo; la Dott.ssa Cristina Alba, Capitano della tenenza della Guardia di Finanza; il Comandante della Stazione territoriale di Mazara 2, Maresciallo Luigi Chiaro; Leo Narciso e Vito Pipitone dell’Associazione Libera contro tutte le mafie e il Vicepresidente Associazione Antiracket di Mazara del Vallo, sig. Stassi.
Con l’auspicio che il polmone verde della giustizia possa sottrarre ossigeno alle organizzazioni malavitose, rivolgiamo i complimenti a tutti soggetti a vario titolo coinvolti e gli auguri agli allievi che, nel susseguirsi delle generazioni, renderanno secolare l’albero del futuro.
Prof.ssa Caterina Giacalone