Pubblichiamo l’esternazione mediatica che Don Giuseppe Alcamo ha pubblicato sul suo profilo facebook in merito alle amministrative di Mazara.
Permettetemi da cittadino mazarese, che guarda con grande attenzione alle prossime elezioni amministrative, di dare un piccolo apporto per tentare di aiutare ad uscire fuori dai cunicoli delle maldicenze e delle diffamazioni. Diffamare gli altri per affermare se stessi non solo non è giusto ma alla lunga non paga.
L’analisi dei problemi ambientali non può essere fatta al di fuori dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, perché il “tutto è superiore alla parte”. Scrive Papa Francesco nella Laudato sì: «Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura.» (n. 139; cf. n.141)
In altre parole, i problemi ambientali, i problemi umani e i problemi sociali non possono essere affrontati separatamente perché sono questioni del tutto connesse. Si tratta, allora, di maturare un progetto di umanizzazione, un nuovo paradigma che dovrebbe essere caratterizzato dalla cura reciproca, dall’attenzione al bene comune, dal rispetto di sé stessi, degli altri e del creato.
Credo che sia necessario passare dal modello tecnocratico che punta sull’efficientismo al modello della cooperazione, della corresponsabilità, del collegamento, della comunione universale.
Questo passaggio potrebbe aiutarci a non farci del male reciprocamente, a non godere delle disgrazie altrui ed offrire a chi ha più carte di metterle in circolo per essere giudicato dai cittadini che devono scegliere sempre i migliori per l’amministrazione della vita pubblica della città.
Don Giuseppe Alcamo