Un teatro Garibaldi gremito ha assistito, nel pomeriggio di sabato, alla presentazione del libro di Francesca Mannocchi “Bianco è il colore del danno”, edito da Einaudi.
La conferenza/dibattito, organizzata all’ interno del Festival della fotografia
“ Marenostrum”, che ha visto quest’anno la presenza in città di ospiti d’eccezione, si è svolta in due parti: la presentazione del libro condotta da Catia Catania, seguita dal dibattito sul tema della sicurezza nel Mediterraneo che ha avuto come protagonisti, oltre a Francesca Mannocchi, anche il fotoreporter Alessio Romenzi e il giornalista Francesco Mezzapelle.
Giornalista, scrittrice, documentarista, inviata in zone di guerra, vincitrice di numerosi premi per i reportage realizzati sull’ Isis e sulle tratte dei migranti, in questo libro Francesca Mannocchi ha raccontato sé stessa.
Il suo libro più intimo, personale, autobiografico, dove, partendo dalla diagnosi di sclerosi multipla ricevuta alcuni anni fa, la giornalista compie un viaggio a ritroso nella memoria, nei luoghi del cuore, nella sua famiglia d’origine. Così il presente – la malattia, la nascita del figlio, la professione di giornalista freelance – si intreccia ad un passato che torna, che è memoria ma anche attualità, che racconta la donna che è diventata. Un libro delicato e potente: le parole della Mannocchi hanno incantato il pubblico che l’ha ascoltata per quasi un’ora in religioso silenzio, facendo tesoro di un’esperienza che da privata diventa pubblica e collettiva, grazie alla generosità di chi ha voluto donare agli altri la propria storia e un pezzo del proprio percorso di vita.
L’ incontro è proseguito con un interessante dibattito che ha visto, oltre alla partecipazione della Mannocchi, anche del fotoreporter Alessio Romenzi, suo compagno di vita e di lavoro, e il giornalista Francesco Mezzapelle. Il tema affrontato è stato la sicurezza nel Mediterraneo: si è parlato di Libia, Paese che entrambi conoscono bene, e delle problematiche ad esso connesse e che interessano da vicino la marineria mazarese. Un altro argomento caldo ha riguardato l’Afghanistan, da cui Mannocchi e Romenzi sono partiti in agosto dopo il ritorno dei talebani e il cui reportage fotografico realizzato in quei giorni è stato esposto al Collegio dei Gesuiti.
Domenica mattina presso la sala La Bruna, Alessio Romenzi ha illustrato il suo progetto fotografico realizzato in Aghanistan parlando di fotografia ma anche della situazione politica in quell’area.
Si è chiusa cosi, dopo 22 giorni, la sesta edizione del Festival Marenostrum. Edizione ricca di eventi, di ospiti, di incontri e una importante mostra fotografica con fotografi di livello internazionale.
Comunicato stampa