Ancora una volta l’ospedale di Mazara del vallo viene leso nella sua efficienza operativa e va in scena, sminuito del suo ruolo di primo attore con un riadattamento del copione che ha dell’incredibile. È noto infatti che il reparto di cardiologia con UTIC ad oggi, ha in servizio soli 3 medici invece degli 11 previsti in pianta organica, numero alquanto esiguo ed insufficiente per far fronte all’emergenza sanitaria cardiologica in una comunità comunale e limitrofa alquanto popolata, per non parlare che in nessun altro servizio ospedaliero della provincia, il corpo medico nel reparto di pertinenza, ha un numero così diradato di personale competente. Abbiamo dimenticato quanti sacrifici la comunità mazarese abbia sofferto prima di potere vedere realizzata un’opera di prima eccellenza quale appunto l’Abele Ajello presidio ospedaliero assurto a Dea di primo livello? La cardiologia nella nostra città è stata la prima in provincia di Trapani ad effettuare con successo un trapianto di pacemaker e la prima ad avere l’unità coronaria; Mazara sarebbe dovuta essere il terzo punto di riferimento della Sicilia dopo il Civico di Palermo e il Cannizzaro di Catania e per questo lo scrivente si è speso per dare vigore e forza alla questione della vicenda ospedaliera mazarese attraversata da turbini di disattese, facendo leva, in quegli anni, nella battaglia condivisa che ha permesso di portare i finanziamenti della ristrutturazione e la radioterapia nel nostro ospedale e, oggi, scuotendo gli animi e la mente dei nostri amministratori un po’ dormienti e poco vigili nella tutela dei loro servizi e nella cura dei propri concittadini. La Forza dei fatti scende in campo per far sentire il clamore della propria protesta, legittimata dalla insufficienza di personale medico e paramedico nella struttura ospedaliera di Mazara. Come sempre la Forza dei fatti lavora attraversando le vie e le realtà della nostra città che non può essere dimenticata dalla disattenzione di chi presiede il governo della città. Mazara non può essere bella solo a parole e per breve lasso di tempo, Mazara è bella nella sua anima e nella sua tradizione e noi mazaresi abbiamo il dovere della sua cura e della sua ricchezza. A tal riguardo, e contro ogni tornaconto utilitaristico, la Forza dei fatti sarà pronta come sempre a sfidare ogni potere e a persistere nel suo intento di avviare una politica di intesa con chi vorrà condividere questo aspetto così mortificante che vive l’ospedale. Mi rivolgo al commissario straordinario dell’ASP di Trapani che possa valutare con maggiore obiettività, scevro da qualsiasi ricognizione politica, questo aspetto di fondamentale importanza, al fine di rivedere l’impianto organico del territorio trapanese in termini di mobilità delle unità mediche per formare attraverso il già previsto concorso, un’equipe di medici di alto profilo, nominando il migliore come primario con il solo obiettivo di continuare a far vivere nel reparto di cardiologia dell’ospedale Abele Ajello quella competenza altisonante che non soltanto dà prestigio alla struttura, ma garantisce un servizio di qualità alla cittadinanza.
Per tanto invito tutta la politica mazarese ad attivarsi immediatamente nei tavoli di concertazione, invece di prendere posizione contro chi magari abbia pensato di presentare una mozione o un’azione politica (vedi consiglieri comunali di Via e futuristi).
Smettiamola con gli screzi, perché l’ospedale non ha colore politico e collaboriamo affinché venga portato a regime il reparto di cardiologia. La Forza dei fatti non è contraria a qualsiasi azione che porti avanti l’ospedale e la salute dei mazaresi.
Mazara, 14/02/2021
La forza dei fatti