L’Ospedale di Mazara del Vallo non è secondo a nessuno, nel passato, anche recente, ho fatto tante battaglie insieme a moltissimi nostri concittadini portando tanti risultati ed opponendomi ai poteri forti che miravano ad umiliare la nostra comunità. Noi li abbiamo contrastati, ottenendo un nosocomio di primo livello e portando in Città reparti quali la radioterapia, che, vorrei ricordare, è stata una mia espressa richiesta ed è stata una grossa conquista. Un ospedale nuovo, efficiente e all’avanguardia quello che la Città di Mazara del Vallo può vantarsi di avere e che è rinato grazie al nostro concittadino Massimo Russo, che fece arrivare oltre 30 milioni di euro per la ristrutturazione.
Chi dimentica il passato è complice di chi oggi vuole portare al collasso la nostra struttura ospedaliera, e ad oggi purtroppo, da quel che leggo dai comunicati e dalle interviste rilasciati da parte del Tribunale dei Diritti del Malato, si evincono diverse criticità, tante perplessità e soprattutto emergono troppi interrogativi.
Allora io mi chiedo, ma la classe politica mazarese, e mi rivolgo a tutti i suoi rappresentanti attuali, non è che, presa da accordi sottobanco o da strategie elettorali varie per la prossima campagna elettorale, ha dimenticato quello che abbiamo ottenuto o, ancor peggio, ha deciso di svendere il Nostro Abele Ajello? Se così fosse, hanno fatto i conti sbagliati, molto sbagliati. Non permetteremo che ciò avvenga e, sebbene lavorativamente impegnato fuori dalla mia terra, lotterò e lotteremo affinché ci si desti dal torpore e ci si batta per difendere un diritto che abbiamo acquisito negli anni passati.
Chiedo ai nostri rappresentanti: siete troppo impegnati a queste intese a discapito del nostro ospedale con il solo obiettivo di cercare consensi?
Se non è così, scendiamo in campo tutti insieme affianco a chi per adesso sta alzando la voce a difesa del nostro Ospedale?
L’Abele Ajello è di tutti, non solo dei mazaresi ma di un’intera area della Sicilia occidentale, non è semplice campanilismo il mio, ma un alzare la voce per far rispettare una comunità e soprattutto per realizzare quello che c’è su carta e che ancora non trova esecuzione piena.
Francesco Foggia c’è stato nel passato e continuerà ad esserci a difesa dell’Abele Ajello e di tutta la comunità.
Io sono pronto.
Francesco Foggia