Se, si rifiuta la storia, in bilico fra passato e futuro, non c’è risveglio artistico-turistico per Mazara. La città deve conquistare spazi di attrazione e valorizzazione artistica- culturale anche fuori dalle mura domestiche, per non venire marginalizzata.
Non usa mezzi termini,l’istituto di ricerca, presieduto dall’ Avv. Vella , per la mancanza certezza, se nella mostra in Sicilia di sculture e opere del siciliano Pietro Consagra artista di fama mondiale , al Teatro Greco di
Taormina, in occasione del centenario della sua nascita, e ci sia spazio e importanza della prima grande scultura di Consagra in Sicilia fu donata a Mazara, sua città natale a metà anni sessanta.
Il Dipartimento culturale del Duemila rileva che nell’ allarme, lanciato, con toni frustanti , quattro anni fa sul rovinoso degrado delle sculture di Piazza Mokarta, propose espressamente che nel progetto di restauro dei quattro esseri umani che emergono dal vicino mare sia a ripristinato il fantasioso sistema di reti interne che suscitano che l’acqua di mare scivola addosso dai corpi appena arrivati sulla terra.
Qualcosa di irresistibile e magico sui 4statue gocciolanti d’acqua che l’intelligenza suprema di Consagra, ideò e realizzò, oggi realizzabile solo con la tecnologia. La critica d’arte italiana ed esteri vennero a studiare ed apprezzare il fantastico complesso di statue di Piazza Mokarta del defunto “Astrattismo sul Mediterraneo a Mazara del Vallo”.
Il Duemila, nella nota stampa, mette in luce che a Mazara, nella Sala del Collegio dei Gesuiti, nella mostra con statue, grafiche e litografiche di Consagra, per il centenario della sua nascita, manca la lettera autorizzata del 2003,in cui, il Grande Artista mazarese di fama mondiale ( fatto unico e raro) esprime gratitudine alla sua città natale(che lo ha sempre calpestato e ignorato), per l’approvazione della delibera della Giunta Comunale, del secondo progetto d’arte e architettura della Facciata dell’ex Palazzo Comunale di Piazza della Repubblica opera prestigiosa , che venne esposta in plastica, a Parigi e a Mazara del Vallo. Bocciata dalla “vecchiaia culturale” della Sovraintendenza di Trapani e dalla negligenza del governo municipale successivo, colpevole anche della mancata presenza, fra le Autorità Internazionali Nazionali e Regionali, alla sepoltura del mazarese Pietro Consagra nella amata e vicina Gibellina che annovera ed esibisce molte sue sculture e opere.
Comunicato stampa