Alla luce degli eventi dell’ultima ora, ritengo doveroso prendere le distanze dalle evoluzioni correlate alla “Lista la forza dei fatti “ le cui scelte non solo non mi appartengono, ma non possono lasciarmi indifferente. Desidero tuttavia porre in rilievo talune riflessioni di ordine esclusivamente generale sulla politica, lungi da riferimenti a cose o persone. La politica rimane lo strumento più alto e straordinario per costruire la nostra vita insieme per preparare e conservare alle future generazioni il nostro mondo. La bellezza e la meraviglia della visione della Politica talvolta è opacizzata dalla miopia degli uomini che la interpretano malamente e indegnamente, in quelle circostanze diviene delirio istintuale delle ambizioni di coloro che dilapidano la ricchezza di questo nobile e alto strumento di edificazione sociale. Seppur nella ieratica consapevolezza che mai si debba giudicare, tuttavia nella vita prima e nella politica dopo, in determinate circostanze, bisogna allontanare l’ignavia, comoda e rassicurante, per scegliere invece la strada maestra della verità e dell’azione: non si può tacere. Il silenzio può divenire indotta complicità. Per queste ragioni credo che quando la tempesta incalza dobbiamo preoccuparci di ricercare soluzioni ai nostri errori ed evitare in ogni modo di commetterne altri, a volte più grandi dei primi. Credo che non dovremmo prestare credito a quello che gli altri dicono o pensano di noi, perché si rischia di diventare quello che non siamo. Credo che il volere a qualunque costo compiacere gli altri a detrimento della nostra identità non sia per nulla costruttivo e salutare, anzi spesso può condurre alla insoddisfazione o ancor peggio alla autodistruzione. L’assenza di coerenza è segno della debolezza della volontà, presagio che non esiste un punto fermo in cui credere, in questa aridità di pensiero e di azione è evidente che manca la base solida su cui costruire la vita politica di un impegno civile libero e responsabile che non può essere avulso dalla nostra storia personale. Per quanto affermato, dismetto ogni rapporto e relazione di natura politica con la lista civica “La forza dei fatti” che ad oggi non mi rappresenta. Come affermava l’autorevole politico di altri tempi, Giorgio La Pira: “La centralità dell’uomo, la grandezza e l’unicità di ogni individuo, la bellezza interiore dei singoli e il loro comporre, insieme, un mosaico meraviglioso che altro non è che la nostra comunità”. Ma per fare delle parole azione ciascuno di noi è chiamato a rispondere all’imperioso invito di essere a servizio della propria comunità, armato dello scudo della coerenza e della spada della verità. Le sole armi in grado di vincere le fragilità dell’uomo.
F.to Danilo Di Maria