In seguito alla segnalazione della prof.ssa Francesca Incandela, sullo stato dell’Oasi di Capofeto nel territorio comunale di Mazara del Vallo, l’incontro gia’ da qualche tempo programmato, in attesa del rallentamento delle restrizioni per contrastare il contagio del Covid 19, si è tenuto oggi presso l’area naturale. Presenti la stessa professoressa, conosciuta in quanto presidente dell’antiracket, l’ispettore ambientale Andrea De Simone delegato all’uopo dal coordinatore provinciale di Fare Ambiente Tp Salvatore Braschi, il funzionario del dipartimento sviluppo rurale di Trapani Giuseppe Pace e il Direttore del Servizio Aree Protette del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Roberto Fiorentino. Invero durante il periodo di emergenza, l’incivilta’ è aumentata. Sono stati infatti riscontrati nuovi rifiuti: elettrodomestici e altro materiale che farà risalire ai buontemponi. Si farà di tutto per poter recuperare quelle aree, non molte, coinvolte dal degrado ma che danno uno spiacevole spettacolo e una barbara connotazione della Città di Mazara del Vallo. Unanime la domanda dei partecipanti: “come è possibile che una persona, pur avendo la possibilita’ gratuita del servizio di recupero, si sposti da casa per andare a disfarsi di un frigorifero o altro rifiuto ingombrante proprio nell’area naturale di Capofeto?'” Dell’incontro era stato informato il Sindaco Salvatore Quinci da Roberto Fiorentino, quale comproprietario (Comune) in parte insieme all’Ex Provincia di molti lotti all’interno dell’istituenda Riserva Naturale. Si auspica il buon senso dei cittadini e la solerzia delle Amministrazioni.
Comunicato stampa