Il Duemila punta i riflettori sulla Kasbah, sulla base di alcuni elementi di analisi che sollecitano interrogativi. Meritano attenzione discussioni soluzione. La Kasbah anche se ancora incompleta e degradata nello suo scenario artistico storico e ambientale urbanisticamente musulmana e, artisticamente cristiana resta un mito assoluto della storia di Mazara nel senso moderno di comunità cittadina.
Per attuare completezza storica,architettonica e artistica, con vera e concreta cultura di governo locale bisogna ancora superare,fragilità e crepe più nascoste di un tesoro, unico in Sicilia, da far visitare per accrescere attrattività redditività turistica cittadina.
In realtà,dopo aver realizzato pulizia radicale e illuminazioni dei vicoletti e cortili e troppo ceramica che ha anestetizzato alcuni siti eccezionali. Tutto si è fermato.
Nelle piazze ove si intrecciano i vicoli, ci sono chiese da aprire e far vedere, hanno affreschi e quadri capolavori d’arte stupenti. Le chiese della Kasbah da sole rappresentano gran parte del patrimonio storico-artistico della città. Sono un bene pubblico da tutelare,per cui Mazara esiste ,attira e affascina.
Tutto è connesso nella Kasbah, urbanisticamente è araba, artisticamente è cristiana, le chiese chiuse Santa Veneranda, Sant’Agostino, San Michele (l’unica aperta), San Nicola di Bari,San Nicolò Regale che assomiglia alla celebre chiesa dell’ Ammiraglio, nota come la Martorana di Palermo, debbano essere riaperte, perché capaci di includere storia,arte,identità, spiritualità.
E’ la ricetta per il rilancio in grande della Kasbah. Sfida da affrontare per Mazara città di confine e inclusiva nel Mediterraneo.
Al grande tema di completezza della Kasbah l’istituto di ricerca il Duemila inserisce l’obbiettivo delle attività commerciale e artigianale tradizionale inserita e realizzata nel progetto di valorizzazione del centro storico,con i fondi del Recovery decretati e assegnati ai Comuni. La Kasbah è una città nella città, è un dovere civile, e non solo culturale farla vivere pienamente in tutta la sua potenzialità e bellezza.
Sarà attenzione e vigilanza insieme alla società civile , perché il “Piano”(recupero delle chiese-disagio abitativo- rilancio negozi commerciali) nello scenario della Kasbah venga realizzato con vera e concreta cultura, mediante le risorse europee del Recovery assegnate in Sicilia per i centri storici
Attenzione continua e forte per non ripetere l’occasione favorevole avuta a cavallo degli anni 2008-2010 di mancato utilizzo di risorse a fondo perduto , della “Zona Franca” per qualificazione e sviluppo sostenibile del centro storico di Mazara.
Istituto di ricerca il Duemila