E’ stata inaugurata alla presenza di autorità, dirigenti e personale del mondo ospedaliero l’opera donata da Gerry Bianco “L’urlo della speranza” all’ingresso del nosocomio Abele Aiello.
Presenti il Sindaco Quinci,il direttore G.Morana,il dir.Asp Trapani F.Damiani,la dott. G.Catanzaro e il presidente del consiglioV.Gancitano, che hanno ringraziato l’artista Bianco per il gesto generoso della donazione e per il contributo reso a migliorare la struttura più accogliente e più armoniosa.
L’idea di un dono nasce durante lo spettacolo “Semplicemente Meraviglioso” svolto a Mazara nella scorsa estate, dove l’artista è stato coinvolto nella realizzazione di un opera pittorica dalle grandi dimensioni 3.50 x 1.50 mt. Opera premiata per l’occasione dal conduttore televisivo Salvo La Rosa con il “premio alla cultura 2019” consegnato dall’Assessore Germana Abbagnato. L’opera realizzata con una tecnica particolare con l’uso di mocio e scopa nell’arco di tre giornate e completato durante lo spettacolo in piazza. L’opera nasce con lo spirito del dono e rivolta ad un luogo importante quello dell’ospedale Abele Aiello di Mazara per una fruizione pubblica all’ingresso dello stesso.
Il titolo dell’opera è“L’urlo della speranza”, è un urlo alla vita, inno alla bellezza e voglia di futuro, l’arte intesa anche come terapia per alleviare il dolore di chi entra in questi luoghi di cura e per rendere attraverso il colore, più piacevole la permanenza. Opera in antitesi all’“L’urlo” del noto dipinto di Edward Munch (1893) dove la scena rappresenta il dramma collettivo dell’angoscia, del dolore e della paura.
L’ospedale concepito come luogo di speranza e non soltanto di sofferenza dove oltre a guarire il corpo, si possa curare anche l’anima. All’arte il compito nobile del senso dell’essere e speranza di futuro.
Quest’opera tende ad esaltare luoghi e i simboli di una Mazara storica,città di tante dominazioni, e luogo di cultura e bellezza infatti sono rappresentate:
sul lato sinistro, la loggia settecentesca di S. Caterina, al di sopra di un ponte detto”Tocchetto” che collega la Cattedrale al Palazzo Vescovile, al centro “S. Nicolo’ Regale” detta anche “S.Nicolicchia” presso il fiume Mazaro, esempio di architettura Normanna del 1124, sul lato destro la scultura di S. Vito patrono di Mazara opera del Marabitti risalente al 1771 collocata presso la piazza della Repubblica.
L’Opera è dono all’ospedale Abele Aiello e alla sua città di Mazara del Vallo con scopo benefico.
Il titolo dell’opera ha un importante senso, non è casuale ,ma è contrapposta ad un’importante opera storica, quella dell’ “L’URLO” di Edvard Munch del 1893, pittore norvegese che rappresento una scena come simbolo del dramma collettivo dell’angoscia, del dolore e della paura.
“L’urlo della speranza” di Gerry Bianco artista mazarese, è simbolo dell’arte e dell’architettura come bellezza, come terapia per alleviare le sofferenze di chi entra nei luoghi di cura, dove in questo luogo di speranza oltre a curare il corpo, bisogna curare anche l’anima, all’arte questo compito nobile. Il valore dell’essere e la speranza del futuro. L’arte diventa VALORE DELLA CONOSCENZA come cura per una società anestetizzata dall’individualismo. Lo spirito del dono, per restituire l’essenza dell’essere e per restituire cuore ed anima.
Comunicato