Nasce oggi a Mazara del Vallo, in Sicilia Occidentale, il progetto “Madres”. Un progetto che vuole unire, in un labratorio di scrittura e poi di rappresentazione teatrale, le donne che condividono in famiglia una esperienza di disabilità.
Non vogliamo fare inutitli giri di parole – dicono dall’Associazione “Abilmente Uniti”; vogliamo subito andare al sodo, al punto della questione. Non siamo soddisfatte del racconto che viene fatto riguardo a noi, donne, madri, sorelle, che abbiamo in famiglia un ragazzo o una ragazza diversamente abile. Spesso sono racconti pieni di retorica, o peggio ancora di pietismo. Per questo abbiamo deciso di metterci in gioco e di invitare chiunque se la senta, a farlo. Lo strumento che abbiamo scelto è il teatro, un teatro vivo, forte, diretto, senza mezzi termini, che ci consenta di raccontare innanzitutto le nostre storie.
Non sono storie straordinarie, ma sono storie di quotidiana passione, amore, sconforto, sorriso, energia, consapevolezza, stanchezza, disperazione, speranza, lotta, sacrificio e vita. Sono le nostre storie di madri che non hanno “un problema”, come spesso ci viene detto. Hanno dei figli. E i figli non sono problemi. Sono figli, almeno per le madri. Sono persone che noi madri abbiamo voluto con tutta la forza che solo una madre può avere, e che necessitano della nostra abnegazione.
Vogliamo provare a “girare” le telecamere dell’attenzione, della pubblica opinione, e raccontarvi questa storia a partire da noi, dalle nostre vite quotidiane, niente affatto straordinarie, ma piene di voglia di vivere, di farcela.
Per lanciare il nostro progetto in questi giorni, sui social, abbiamo giocato sull’alternativa tra “sì” e “no”. I sì sono quelli che diciamo ogni giorno, anche di fronte alle più assurde difficoltà. I no sono quelli che siamo stanche di incassare: sono tutte le porte chiuse, tutti i “ni” che le madri dei ragazzi disabili si sentono dire sempre.
No, non basta la commozione a dare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze una vita migliore, non basta la commiserazione: serve la consapevolezza di una intera società. Per questo vogliamo buttare via ogni pudore e raccontare le nostre storie: proprio perché sappiamo benissimo che le nostre non sono più strorie delle altre, abbiamo deciso di aprire questo laboratorio a chiunque ce ne faccia richiesta. Sarà accolto a braccia aperte.
Il laboratorio si svolgerà prevalentemente nei weekend, a Mazara del Vallo, da ottobre 2020 a giugno 2021 e prevederà alcune fasi: prima il confronto tra le strorie, per mettere in luce i punti su cui fondare la scrittura creativa, quindi la costruzione del copione, l’interpretazione dei ruoli, e la messa in scena di uno spettacolo teatrale.
A coordinare le attività teatrali è stato chiamato Giacomo Bonagiuso, scrittore e regista, che ha fatto del teatro sociale e di ricerca la stella polare della sua carriera.
La campagna iscrizioni sarà aperta per tre settimane a partire da oggi, e si chiuderà il 10 ottobre 2020. Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere ai numeri Whatsapp 3496569385, 3202169540 o alle mail abilmente.uniti@gmail.com e madres.noi@gmail.com. Sono attive apposite pagine anche sui Social.
Il Presidente
Pellicane Valerie