“E’ stato nominato il nuovo direttore dei lavori per il dragaggio del porto canale di Mazara”. Lo afferma l’assessore comunale Vincenzo Giacalone che venerdì scorso ha avuto un colloquio telefonico con Maurizio Croce, commissario per il dissesto idrogeologico della Regione siciliana. Giacalone poi aggiunge: “Mi è stato assicurato che fra qualche giorno ci sarà anche il pronunciamento dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) per la Ecol 2000” di Messina, la ditta che ha vinto l’appalto, coinvolta nell’operazione “Ottavio Cerchio”, per stabilire se la stessa potrà continuare i lavori già iniziati o se verrà chiamata in causa la seconda ditta classificata”. L’inizio del dragaggio del porto si è arrestato a seguito dell’operazione di Polizia, effettuata ai primi di marzo, che ha portato alla luce presunte attività illecite (anche mazzette) negli uffici del Genio Civile di Messina e Trapani. Nell’elenco degli arrestati figuravano anche due personaggi importanti nell’ambito dei lavori di dragaggio del porto mazarese: Pino Micali proprietario della societa’ di Messina e Giancarlo Teresi, ingegnere capo del Genio Civile di Trapani, direttore dei lavori. I lavori di dragaggio del porto canale di Mazara del vallo riguardano la bonifica e l’escavazione del porto canale. Saranno dapprima tolti i rifiuti ingombranti dai fondali poi, nel tratto compreso tra il ponte vicino lo stadio e il mercato ittico, il progetto prevede il ripristino dei fondali: a -3 metri; dal mercato del pesce sino all’altezza del piazzale G.B. Quinci; a -4 metri; da piazzale Quinci e sino all’imbocco del porto a -6 metri; intervento per una superficie di circa 180 mila metri quadrati. I fanghi prelevati, a seguito del carotaggio effettuato pochi mesi fa, per buona parte dovrebbero essere conferiti nella cosiddetta “Colmata B”, zona adiacente al porto di ponente; altri tipi di rifiuti e materiali speciali sarebbero conferiti invece in apposita discarica. I lavori di dragaggio, che prevedono un finanziamento di oltre 2 milioni di euro, a seguito ribasso d’asta, sono stati appaltati per 836 mila euro, il resto delle somme è stato messo a disposizione per eventuali varianti o lavori collaterali, vedi la messa in sicurezza e bonifica dell’area di “colmata B” dove verranno sistemate le vasche per il conferimento dei fanghi prelevati durante l’escavazione.
Fonte: Giornale di Sicilia – Salvatore Giacalone