Oggi, alle 11.30 presso la Cattedrale di Mazara del Vallo, si sono svolti i funerali della piccola Greta Giacalone di 4 anni. Caduta dal balcone del secondo piano di casa sua, domenica scorsa e deceduta nei giorni successivi a causa delle gravissime ferite riportate. In una Basilica gremita in ogni ordine di posto, ha celebrato l’omelia Don Antonino Favata, presenti le rappresentanze dell’arma dei carabinieri, il comandante della Polizia Municipale, i vigili urbani con il gonfalone della città di Mazara. Per l’amministrazione comunale ha presenziato l’assessore Gioacchino Emmola, in sostituzione del sindaco assente. Per il consiglio comunale presente il presidente Vito Gancitano con altri consiglieri, Giorgio Randazzo, Arianna D’Alfio, Antonella Coronetta, Enza Chirco. Momenti di grande dolore dei genitori di Greta, Ivan e Jessica che non hanno mai staccato lo sguardo dalla piccola bara bianca, avvolta da fiori bianchi, accanto alla bellissima immagine della SS. Madonna del Paradiso. Durante l’omelia Don Antonino Favata, con grande commozione ha voluto ricordare il grande gesto della donazione degli organi di Greta per tre bambini che hanno avuto la vita salvata, grazie al trapianto del cuore, fegato e reni. Greta, continua a vivere attraverso gli organi nella vita terrena e in paradiso vicina a Gesù e alla Madonna. Greta rimane la figlia della comunità mazarese! Commovente l’intervento del ricordo esternato dalla dirigente scolastica Wanda Ditta dell’I.C. Boscarino – Castiglione (scuola d’infanzia Gorgo Rosso frequentata da Greta) e della poesia letta dalla psicologa Maria Lisma. Successivamente un grande e lungo applauso ha abbracciato all’uscita dalla chiesa, la piccola bara bianca in una piazza della Repubblica in religioso silenzio dove vi era esposto uno striscione con la scritta “Buon Viaggio Principessa”. Domenica 9 luglio alle ore 9, si terrà una messa in memoria della bambina presso la chiesa del cimitero comunale e successivamente la benedizione della tomba.
Piero Campisi
CELEBRAZIONE DELLE ESEQUIE DI GRETA GIACALONE
Basilica Cattedrale, 7 luglio 2023
Carissimi,
siamo qui, così numerosi, per fare esperienza di consolazione; per essere tutti consolati, tutti;
siamo qui per consolare i genitori di GRETA, Ivan e Gessica, e i loro familiari, in un abbraccio carico di affetto e di smarrimento, di lacrime e di fede;
siamo qui per consolarci a vicenda gli uni gli altri… e tutti insieme, in questa Celebrazione, ci lasciamo consolare da Dio, ascoltando e accogliendo la sua Parola, che tra poco sarà proclamata in questa assemblea, e accogliendo il dono del Suo Figlio Gesù, l’Eucaristia;
siamo consolati, qui ed oggi, dalla madre di Gesù e madre nostra, la Vergine Maria Addolorata, la Madonna del Paradiso: il suo sguardo, dolce e pieno di luce, ci porta in Paradiso, ci conduce a Dio… dove adesso si trova, ovvero vive per sempre, la piccola GRETA.
GRETA, in questi giorni, ci ha fatto fare, e ci sta facendo fare ancora adesso, la bellissima esperienza di essere comunità, una grande famiglia; una città, dove il dolore condiviso, il dolore di questa improvvisa tragedia che è di tutta la città, ci ha fatto crescere in umanità e solidarietà, la parte sana e più bella di questa società, della nostra Mazara.
GRETA è figlia naturale di Jessica e di Ivan, ma da domenica è diventata figlia di tutti noi, la nostra sorellina, una nostra parente: tutti l’abbiamo subito presa a cuore, l’abbiamo voluta bene, come ha fatto, tempestivamente, il personale del 118, quello del nostro ospedale di Mazara e quello di Villa Sofia di Palermo, medici ed infermieri: a tutti va il nostro sentito ringraziamento e il nostro plauso per le cure immediate che hanno dato a GRETA; tutti, in questi giorni di angoscia, abbiamo pregato, abbiamo sperato e trepidato per lei.
Grazie a GRETA, – questa piccola e bellissima creatura, piena di vita, vivace, solare, intelligente, sorridente -, la nostra città si ferma, è stato proclamato dal nostro sindaco il lutto cittadino ed oggi rappresentato dall’assessore Gioacchino Emmola: la nostra città è chiamata a riflettere e riscoprire la bellezza della vita, di ogni vita, a cominciare da quella dei più piccoli, dei nostri bambini.
Il nostro Vescovo Angelo, assente per impegni già fissati, ma spiritualmente presente a questa Celebrazione, si stringe con affetto paterno alla famiglia di Greta ed assicura la sua preghiera e la sua vicinanza. Già mercoledì, in occasione dell’inizio dei festeggiamenti della Madonna del Paradiso, ha espresso il suo dolore per l’accaduto e ha richiamato tutti alla preghiera unanime e fiduciosa.
Carissimi, predisponiamo adesso i nostri cuori, ed anche la nostra mente, a vivere intensamente, con fede, questa Celebrazione, Pasqua di risurrezione: riconosciamo dinanzi a Dio, Padre misericordioso, i nostri peccati.
Carissimi amici, per un cristiano, quindi per ciascuno di noi, tutti i momenti più importanti della vita, sono accompagnati ed illuminati dalla Parola di Dio: questa Parola ha il potere di creare e ricreare, di purificare e sanare, di trasformare la morte in aurora di vita nuova ed eterna; questa Parola ha il potere di lenire ed alleviare tutti i macigni quotidiani che appesantiscono o soffocano la nostra vita; questa Parola ha il potere di rialzarci, per chi si è accasciato; di abbracciarci, per chi si sente deluso; di aprire orizzonti nuovi di speranza, per chi si sente sconfitto; di accrescere la nostra fede, tanto provata nel tempo della rabbia e del dolore; questa Parola ha il potere di donarci la pace che tanto desideriamo, a cominciare innanzitutto da noi stessi; questa Parola, in concreto, ci chiede di essere accolta perché ha il potere di dare un senso nuovo al nostro vivere e al nostro morire con Cristo e per Cristo.
Questo giorno, in cui salutiamo tutti insieme la piccola GRETA, è il tempo delle lacrime e del dolore, non però di un dolore sterile e soffocante, ma di un dolore carico di vita, fruttuoso, perché lo condividiamo tra di noi, e tutte insieme lo condividiamo con Dio, lo affidiamo a Dio, chiediamo a Dio di lenirlo e di illuminarlo: come il dolore di Gesù, come il dolore di Maria, come il dolore dell’umanità di ieri e di oggi. Il nostro dolore e le nostre lacrime sono la nostra preghiera che sale a Dio.
Questa tragedia può diventare per ciascuno di noi, al di là dell’emotività, una “Cattedra di Fede, di Speranza e di Carità”, un grande lezione di vita… troppo spesso povera di queste virtù, che sono invece necessarie, prioritarie ed urgenti: questo è il tempo di un nuovo impegno per tutti noi. Non vanifichiamo questo dolore che stiamo vivendo: GRETA bussa alle nostre coscienze e ci pone delle domande: come vivi ogni giorno? Quali sono le cose importanti della tua vita? Come sei, come ti senti, dinanzi a Dio? Come stai spendendo la tua vita? Che contributo stai dando, tu, per rendere più vivibile e più bella questa nostra città? Per rendere più belle le nostre famiglie? Ognuno di noi prenda oggi questo impegno: ciascuno iniziamo a fare la nostra parte… così, il sacrificio di GRETA non risulterà vano ed inutile… ma fruttuoso perché ha risvegliato le nostre coscienze. “Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute”: ci ha ricordato San Paolo.
Il sacrificio di Greta ci ha ricordato che la vita, che è un dono unico e prezioso, la vita di tutti, la vita dei piccoli, è un dono da custodire, salvaguardare e proteggere, a cominciare dagli ambienti familiari, di aggregazione e di formazione.
“Vado a prepararvi un posto”… vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi…»: ci ha ricordato Gesù nel Vangelo che abbiamo ascoltato.
Dove sei adesso GRETA, ci chiediamo? GRETA ci risponde: sono con Gesù, sono con la Madonna in Paradiso! Questa certezza è per noi fonte di grande consolazione perché sappiamo che tu, GRETA, sei in buone mani.
Dal corpicino di GRETA, grazie al consenso lucido, lodevole e apprezzabile di Ivan e Gessica, sono stati prelevati fegato, reni e cuore, un gesto di grande valenza umana e cristiana, e sono stati già trapiantati su tre bambini… la vita di GRETA ha generato nuova vita, ha dato speranza.
Ha dichiarato il dott. Giorgio Battaglia, Coordinatore del Centro Regionale Trapianti Sicilia: «Voglio ringraziare la sensibilità dei genitori (di GRETA) che nel dolore straziante hanno acceso la speranza ad altri bambini che erano in attesa di trapianto. Questo grande atto d’amore nei confronti del prossimo ha permesso di salvare tre piccole vite». Grazie Ivan e Gessica, grazie da parte di tutti noi.
Oggi GRETA, insieme a tutti i bambini morti prematuramente, improvvisamente o tragicamente, canta per noi e con noi: Paradiso, Paradiso, preferisco il Paradiso! Paradiso, Paradiso, Paradiso! (San Filippo Neri).
G-ioisci,
R-aggio
E-terno,
T-ripudio (degli)
A-ngeli
Don Antonino Favata
Cappellano del Presidio Ospedaliero “A. Ajello”
Mazara del Vallo