La Francia è campione del mondo nel calcio per la seconda volta nella propria storia. Nella finale di Mosca, gli uomini di Deschamps hanno battuto 4-2 la Croazia conquistando il Mondiale in Russia. Vantaggio fortunato con l’autorete di Mandzukic al 19′, pareggiato al 28′ da una giocata di Perisic che al 38′ commette il fallo del rigore realizzato da Griezmann. Pogba (59′) e Mbappé (65′) calano il poker, poi Lloris regala il gol a Mandzukic (69′).
IL TABELLINO
FRANCIA-CROAZIA 4-2
Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba, Kante (9′ st Nzonzi); Mbappe, Griezmann, Matuidi (28′ st Tolisso); Giroud (36′ st Fekir). A disp.: Mandanda, Areola, Kimpembe, Lemar, Dembelé, Rami, Sidibe, Thauvin, Mendy. Ct.: Deschamps.
Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (36′ st Pjaca); Rakitic, Brozovic; Rebic (26′ st Kramaric), Modric, Perisic; Mandzukic. A disp.: Livakovic, Kalinic, Corluka, Kovacic, Jedvaj, Bradaric, Caleta-Car, Badelj, Pivaric. Ct.: Dalic.
Arbitro: Pitana (Argentina)
Marcatori: 19′ aut. Mandzukic (C), 28′ Perisic (C), 38′ rig. Griezmann (F), 14′ st Pogba (F), 20′ st Mbappé (F), 24′ st Mandzukic (C)
Ammoniti: Kante (F), Hernandez (F); Vrsaljko (C)
Espulsi: nessuno
LA PARTITA
Ha vinto la favorita, la più fortunata, determinata, convinta. Quello che si vuole, ma alla fine semplicemente ha vinto la nazionale più forte di tutte: la Francia di Deschamps. Il verdetto dato dal campo è di quelli incontestabili e il 4-2 alla Croazia dell’atto finale al Luzhniki di Mosca, arrivato sfruttando le debolezze avversarie, è la firma sulla seconda Coppa del Mondo alzata al cielo dai “Galletti” con Deschamps come trait d’union tra il 2018 e quella Francia che nel 1998 salì sul tetto del mondo per la prima volta in assoluto.
Il ct francese anche in patria è definito come fortunato, nemmeno fosse una colpa, ma ha saputo raddrizzare il tiro dopo le prime uscite mondiali non propriamente centrate su aspettative e talento. Lo ha fatto rimettendo Giroud, uno che ha concluso il Mondiale senza tirare in porta, al centro dell’attacco e liberando spazio per le folate offensive di Griezmann e Mbappé, armi letali contro cui nessuno è riuscito a opporre resistenza. Nemmeno nella finalissima chiusa con il 34% di possesso palla, ma sempre con il naso avanti contro una Croazia bella da vedere, volenteroso, di cuore ma sempre troppo fragile e sfortunata. Sì perché gli episodi chiave che hanno indirizzato il match hanno sempre sorriso alla Francia, contro ogni tattica. Da quel punto di vista il miracolo sportivo del ct Dalic, assunto poco prima di Russia 2018, ha dato spettacolo a dispetto del risultato. La Croazia trascinata da Modric e Rakitic, ma soprattutto da Perisic, ha provato a giocare a calcio fin dall’inizio costringendo i francesi a difendersi chiudendo il primo tempo con un solo tiro nello specchio avversario, ma due gol. Episodi, si diceva.
Il vantaggio è arrivato al 19′ ma senza tirare in porta. Una punizione dal limite di Griezmann, velenosa come per tutto il Mondiale (chiedere a Uruguay e Belgio) e deviata nella porta di Subasic da Mandzukic, spizzando il pallone al punto giusto per mettere fuori causa il portiere. Poi il rigore causato da Perisic, dopo il bellissimo pareggio dello stesso interista a conclusione di un’azione corale conclusa con un mancino letale, sfortunato e casuale con un tocco di mano netto, ma a occhi chiusi che ha spedito Griezmann a undici metri dal momentaneo 2-1.
La testa avanti due volte senza sapere bene come, ma con la partita incanalata sui binari perfetti per Mbappé e compagni, rintanati nella propria metà campo in attese delle praterie da sfruttare a velocità supersonica. Detto, fatto. Dopo il miracolo di Lloris su Rebic, le fatiche dei tre supplementari giocati dalla Croazia, hanno aperto il fianco della difesa di Dalic regalando all’attaccante del Psg decine di metri per esplodere la forza fisica e certificare la superiorità grazie anche alla tecnica di altri gioielli come Pogba. L’ex juventino al 59′ trova il 3-1 aprendo l’azione con un lancio perfetto di cinquanta metri per Mbappé e chiudendola a rimorchio con un mancino letale per Subasic. Un colpo da ko, come quello dello stesso Mbappé cinque minuti più tardi con una conclusione che ha sorpreso il portiere croato. Sipario perfetto, nonostante il colpo di scena tentato da Lloris al 69′, impacciato come pochi nel regalare – in un tentativo di tunnel? – il gol della speranza a Mandzukic in pressione.
Troppo tardi, per fortuna di Lloris e di tutta la Francia; troppo stanca la Croazia per crederci per davvero e fare l’ultimo sforzo per coronare un sogno che rimarrà lì, sfiorato, stuzzicato, assaporato. Niente festa per ora, solo delusione e orgoglio, quello che non manca mai da quelle parti. Ma per canti e balli è tempo della Francia, oggi come vent’anni fa. Semplicemente hanno vinto i più forti.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)