Mentre si infiamma la polemica per la chiusura domenicale dei negozi decisa dall’ultima ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, da palazzo d’Orleans arriva un chiarimento.
Attraverso una circolare (qui il testo) firmata dal dirigente della Protezione civile Salvatore Cocina, la Regione precisa che la domenica e nei festivi restano possibili le attività di asporto per ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie) fino alle 22 così come avviene durante la settimana. Nel documento non vengono citati i panifici.
Consentita, inoltre, l’attività dei negozi di piante e fiori ma solo negli orari di apertura dei cimiteri e in prossimità degli stessi. Restano le altre limitazioni decise dall’ordinanza, che già domani sarà in vigore per limitare gli assembramenti. Dovranno abbassare le saracinesche tutte le attività commerciali autorizzate, comprese le vendite ambulanti e i mercati. Fanno eccezione le farmacie, le parafarmacie, le edicole e le rivendite di tabacchi.
Rimane consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. Ma nonostante la circolare, restano ancora alcune incertezze. L’Angac, l’associazione gestori di carburanti, per esempio, in una lettera al presidente, chiede spiegazioni sulla loro attività di distribuzione.
Fioccano intanto le polemiche per le chiusure domenicali. Sul piede di guerra Confcommercio: “Toglierci la facoltà di aprire anche la domenica e di non incassare anche piccole somme ma necessarie è un arbitrio intollerabile”, dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo. Dubbi anche da Confesercenti che ieri ha mandato una lettera al presidente della Regione nella quale chiede chiarimenti sull’applicazione dell’ordinanza e da Confartigianato che oltre all’asporto chiedeva “sconti” per le imprese della ristorazione, anche se poi è arrivato il chiarimento di palazzo d’Orleans sul via libera all’asporto.
Fonte: Gds.it