Una Pasqua di sangue in Sri Lanka: una tragedia immane con un bilancio che al momento è di 140 persone morte e 400 rimaste ferite a causa di una serie di attentati in chiese e hotel, tutti simultanei. Nelle esplosioni sono rimasti coinvolti degli stranieri, almeno 9.
Tutte le esplosioni si sono verificate alle 8.45 (le 4.30 in Italia) in almeno tre hotel di lusso nella capitale, dove è stato colpito anche il Santuario di Sant’Antonio. Colpita anche la chiesa di San Sebastiano a Negombo. A Colombo sono stati sicuramente colpiti lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel. Un’altra chiesa è stata colpita a Katana, una cinquantina di chilometri a nord della capitale.
“Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (…) Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha twittato il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva.
Intanto il governo dello Sri Lanka ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha convocato un consiglio dei ministri straordinario, presieduto dal premier, Ranil Wickremesing. Nel Paese i cristiani sono il 7,4% della popolazione.
(Fonte: Gds.it)