In seguito a nostra segnalazione (Associazione Pro Capo Feto – Federazione Nazionale Pro Natura), l’ISPRA, massimo Istituto italiano per la “Tutela e la Ricerca Ambientale”, dipendente dal “Ministero per la Transizione Ecologica”, si è espresso sul “danno ambientale”, Legge n. 68/2015, che i “cani liberi di vagare sono in grado di arrecare all’avifauna”.
L’Associazione Pro Capo Feto, consapevole del fatto che non tutta la collettività può essere cosciente di ciò, animalisti non esclusi, mette a disposizione il giudizio dell’ISPRA per la migliore gestione dei cani sterilizzati e microcippati rilasciati sul territorio e per la migliore conduzione dei cani d’affezione o di compagnia.
E’ da anni che denunciamo i danneggiamenti provocati alla fauna selvatica, più o meno protetta, dai cani lasciati vagare per le Zone Umide del Mazarese (Margi Spanò di Petrosino, Palude di Capo Feto, Laguna di Tonnarella, Lago Preola e Gorghi Tondi di Mazara del Vallo, Pantano Leone di Campobello di Mazara).
Problema irrisolvibile senza una consapevole “politica” di rispetto e di vera tutela del patrimonio naturale da parte dei “Livelli territoriali inferiori di governo” (Art. 3-quinques D.Lgs. 4/2008); intervenga più fattivamente lo Stato o la Regione se i “Livelli territoriali inferiori di governo” non riescono a mantenere, in uno stato di conservazione soddisfacente, ciò che rimane del nostro patrimonio naturale, come vorrebbe l’Art. 3-quinquies del D. L.gs. 4/2008.
Chiediamo che Voi possiate dare notizia della nota ISPRA e della problematica che affligge gran parte del territorio di Mazara del Vallo ed in particolar modo le nostre zone umide sottoposte a norme di tutela ma non applicate.
Pro Capo Feto APS
Federazione Nazionale Pro Natura
Anna Quinci