Dopo due mesi di ritardo arriva il pagamento della quarta rata del reddito di emergenza. Il benefit è relativo a settembre. Lo ha comunicato l’Inps che specifica sulle proprie pagine social che “la quarta rata Rem è in erogazione e arriverà entro la fine della prossima settimana”. La rata di settembre è al momento l’ultima del 2021 a meno che il governo Draghi non decida di prorogare il provvedimento per altri mesi.
Reddito di emergenza in pagamento
All’inizio il pagamento relativo all’ultima mensilità per il reddito di emergenza 2021 era stato fissato per l’ultima settimana del mese di ottobre, successivamente slittato al mese di novembre in quanto l’Istituto non era ancora pronto ad provvedere all’erogazione.
Reddito di emergenza, tutti i pagamenti
Il reddito di emergenza è nato per venire incontro alle difficoltà delle famiglie colpite dagli effetti economici della pandemia da Covid-19 e comprendeva quattro mensilità. La prima fase del Rem era prevista solo con il lockdown che ha coinvolto tutta l’Italia dall’8 marzo fino al 9 maggio 2020, quindi due mesi di blocco delle attività lavorative e della mobilità generale. Poi una seconda fase, a causa della disposizione delle zone rosse durante l’inverno 2020, conseguenti le due ondate Covid che si sono susseguite tra un mese e l’altro. Anche fuori dalle ondate, il governo Draghi ha voluto imitare il precedente Governo Conte Bis, riconfermando per il mese di marzo, aprile e maggio 2021 una tranche del reddito di emergenza. È stata confermata successivamente una seconda proroga, col Decreto Sostegni bis del 25 maggio, che consiste nell’erogazione del Rem per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre.
Reddito di emergenza, i beneficiari
La domanda è basata sulla Dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee. La somma erogata è calcolata in base al numero di componenti del nucleo familiare alla presenza di minorenni e persone con disabilità. Le domande sono ovviamente scadute ma era necessario avere un reddito familiare alla data di aprile 2021 inferiore al limite fissato dall’articolo 82, comma 5, del decreto-legge numero 34 del 2020, ovvero all’ammontare del REM. Inoltre, anche per quanto riguarda il patrimonio mobiliare, questo dovrà risultare essere inferiore alla soglia di 10 mila euro, in riferimento all’anno precedente. Questo limite risulta essere aumentato di altri 5.000 euro all’interno del nucleo familiare, fino ad un massimo di 20 mila euro. Infine, al momento della domanda era necessario che i cittadini risultino essere residenti entro i confini del territorio nazionale ed avere un ISEE inferiore ai 15.000 euro.
Reddito di emergenza, come controllare l’avvenuto accredito
Si potrà verificare l’effettiva regolazione dei pagamenti da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, mediante le apposite credenziali personali, quali: SPID, Carta Nazionale dei Servizi nonché Carta di Identità Elettronica 3.0.
Fonte: Gds.it