Sulla questione caccia la Regione Siciliana rompe il silenzio, confermando l’interpretazione dell’ordinanza del Tar fornita dalle associazioni venatorie: «La caccia è regolarmente aperta – dice l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla in una dichiarazione al Giornale di Sicilia in edicola oggi – e non è vero, come hanno dichiarato le associazioni ambientaliste, che sia stata sospesa. Semmai l’ultima ordinanza del Tar dà ragione all’impianto del nostro decreto soffermandosi solo su alcuni aspetti marginali della stagione venatoria».
Per Scilla il calendario venatorio in Sicilia non è stato bloccato, al contrario di quanto era accaduto per i due precedenti stop di agosto e settembre. L’assessore smentisce così Wwf Italia, Lav, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, Lndc Animal Protection ed Enpa che – non più tardi di due giorni fa – avevano esultato per la «vittoria giudiziaria» dinanzi al Tar di Palermo e per il conseguente alt alle doppiette. Conclusioni contestate dall’assessore Scilla, secondo il quale «la ricostruzione dei fatti fornita dalle associazioni ambientaliste e animaliste è completamente differente da quanto espresso dal Tar nel suo provvedimento. I giudici amministrativi, infatti, hanno approvato interamente il calendario, limitando solo la caccia della tortora e quella della beccaccia per i primi dieci giorni di gennaio e hanno ribadito il divieto, peraltro a carattere nazionale, di cacciare nei terreni dove sono scoppiati gli incendi: se sarà necessario faremo le dovute rettifiche non appena sarà notificata l’ordinanza in assessorato».
In effetti, l’interpretazione diversa (ambientalisti da un lato, cacciatori dall’altro) verte sul divieto di cacciare nei terreni incendiati. Per i cacciatori basta informarsi sulle aree incendiate e starne alla lontana, per gli ambientalisti deve essere la Regione a fornire una mappa. E poiché non è stato fatto e , per le associazioni che hanno presentato il ricorso, al momento non si può cacciare. Su questa controversia Scilla non si pronuncia ancora. Quando alla Regione sarà notificata l’ordinanza, si valuterà se rettificare qualcosa.
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Fonte: Gds.it