La Lega entra nella giunta regionale siciliana guidata da Nello Musumeci e avrà la delega ai Beni culturali. Una curiosità: tra i settori ricompresi da questa delega c’è anche quello della diffusione nelle scuole della “cultura e del dialetto siciliani”. Compito che adesso dovrà portare avanti il partito della Lega fu Nord.
Dopo mesi di trattative Matteo Salvini sigla un accordo con il governatore dell’Isola: “La Lega vuole lavorare sempre di più e sempre meglio per la Sicilia: per questo siamo orgogliosi di entrare nella giunta del governatore Nello Musumeci per occuparci di Beni culturali e Identità siciliana”, dice il leader della Lega. “Tra le altre cose avremo l’onore di gestire le soprintendenze provinciali e quella del Mare, i 14 parchi archeologici, con i teatri di pietra e i templi, per non parlare dei musei regionali e delle straordinarie biblioteche di Palermo, Catania e Messina. – aggiunge – la Sicilia, con la sua storia e la sua cultura, è un vanto per l’Italia: siamo orgogliosi di entrare nel governo regionale, prima volta nella storia, per confermare le capacità amministrative delle donne e degli uomini della Lega, al servizio dei siciliani e del cambiamento. Primi obiettivi: basta burocrazia e più lavoro”.
Il via libera all’ingresso della Lega è arrivato dopo un vertice di maggioranza. Presenti, oltre al governatore, anche Gianfranco Micciché per Forza Italia, Roberto Di Mauro per l’MPa, Saverio Romano per Cantiere popolare, Gino Ioppolo per Diventerà Bellissima, Decio Terrana per l’Udc, Salvo Pogliese per Fdi e l’ex sottosegretario Stefano Candiani per il partito di Salvini. Stilato anche un progamma per concludere i due anni di legislatura regionale.
“La stagione riformatrice, avviata con le leggi sul diritto allo studio, sulla pesca e sui procedimenti amministrativi, sarà completata con la riforma dei Consorzi di bonifica, con la legge urbanistica, dei rifiuti e delle ex Province, che vanno rilanciate con competenze specifiche e trasferimenti adeguati da parte dello Stato – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans – secondo i vertici del centrodestra la coalizione di governo ha restituito dignità istituzionale ad un ente mortificato e devastato da anni di immobilismo e di veti incrociati. “È stata – ha dichiarato alla fine il presidente Musumeci – un’intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in Giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi é stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell’opposizione che vorranno essere propositive. I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall’incubo dell’epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza”.
“Il nostro ingresso – sottolinea il segretario della Lega Candiani – ha un forte senso politico, perché intendiamo imprimere una svolta nella direzione della sburocratizzazione della macchina regionale, attraverso l’Assessorato, ma anche in tutte le questioni amministrative che si porranno. Se nella visione di qualcuno, l’ingresso della Lega nell’esecutivo poteva rappresentare il pretesto per scompigliare le carte del governo regionale in un momento così delicato per la Sicilia, la Lega ha chiarito che la priorità è, invece, affrontare le questioni che stanno a cuore ai cittadini, specie in un momento così difficile dovuto agli effetti provocati a tutti i livelli dal covid19. Una priorità che abbiamo posto a tutta la maggioranza, che ha mostrato di condividere con grande senso di responsabilità, apprezzando invece come l’ingresso della Lega rappresenti una spinta per l’attività dell’intera giunta regionale. Esistono urgenze ed emergenze che la Sicilia aspetta e non possiamo permetterci di perdere tempo in giochetti che non appartengono alla nostra cultura politica”.
“Mi preme sottolineare – conclude Candiani – che durante il vertice si è parlato per almeno tre ore di programmi e di questioni amministrative e solamente un’ora delle responsabilità da assumere nella Giunta. Nel momento in cui ci sono questioni che possono creare impasse o altri blocchi, a noi interessa imprimere una spinta alla Regione Siciliana. Questa è la Lega Salvini Premier”.
Fonte: Palermo.repubblica.it – Antonio Fraschilla