Fino alle 19 le agenzie non riportano reazioni da parte del governo italiano. Per la Lega ha parlato Lorenzo Viviani, ma non Salvini. “Abbiamo presentato un’interrogazione al ministro degli affari esteri per chiedere quali iniziative intenda portare avanti per riportare in acque territoriali italiane i pescherecci trattenuti in Libia”, ha detto il deputato della Lega Viviani, primo firmatario dell’interrogazione presentata assieme ai colleghi della commissione affari esteri Paolo Formentini ed Eugenio Zoffili.
“Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi intervengano con urgenza presso le autorità libiche, affinchè i due pescherecci italiani sequestrati dalle motovedette libiche siano liberati”. Lo afferma in una nota Edmondo Cirielli, questore della Camera dei deputati e componente della commissione Esteri della Camera.
“A quanto risulta dalle prime informazione il sequestro sarebbe avvenuto in acque che illegittimamente ed unilateralmente la Libia considera proprie. Si tratta di un comportamento che minaccia la sovranità dell’Italia. Sovranità che speriamo Conte e Moavero Milanesi sappiano difendere e tutelare, evitando un nuovo caso Marò e la conseguente figuraccia internazionale. Auspichiamo, che almeno in questo ci sia un Governo del cambiamento”, conclude Cirielli.
“Davvero un capolavoro: il governo italiano gli regala i mezzi e gli armamenti con cui non solo imprigionano i migranti ma rischiano pure di uccidere i nostri connazionali, sparando ai pescatori italiani”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. “Ora l’esecutivo garantisca l’incolumità degli equipaggi e il loro rientro a Mazara – conclude Fratoianni – E blocchi immediatamente ogni nuova consegna di motovedette a questi gruppi armati”.
“E adesso il Ministro dell’Interno che farà? Ringrazierà le autorità libiche (dopo aver detto nel luglio scorso che lui dei libici si fidava) per avere sparato a due pescherecci italiani ed averli sequestrati senza alcuna ragione? Quello che è accaduto è gravissimo e dimostra che la Libia non è uno Stato sotto controllo, le autorità con cui le autorità con cui interloquiamo non sono attendibili”. Lo scrive su Facebook Erasmo Palazzotto di Liberi e Uguali, da bordo della nave Jonio, nel Mare Mediterraneo.
(Fonte: avvenire.it – Nella foto uno dei pescherecci sequestrati)