Alla fine si è dimesso lui: il lungo tira e molla con il governatore Musumeci si chiude con una lettera di rinuncia a proseguire nel suo mandato che l’assessore ai Beni culturali Vittorio Sgarbi consegnerà a Palazzo d’Orleans nel pomeriggio. Il critico d’arte annuncia la sua mossa prima dell’inaugurazione della mostra sulla pittura fiamminga in Sicilia, a Palazzo dei Normanni. Sgarbi va oltre: anticipa anche il nome del suo successore. “Sarà l’archeologo Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare, che vorrei essere io stesso a presentare nei primi giorni di aprile. Il nome di Tusa me l’ha fatto Gianfranco Micciché, io sono d’accordo. Immagino ci sia l’intesa anche con Musumeci, ma chiedete a lui. Io con un governatore che è pure dipendente del gruppo di 5 Stelle non parlo”.
Solo una delle bordate riservate da Sgarbi a Musumeci, accusato di aver ceduto alle pressioni dei grillini che avevano presentato una mozione di censura nei confronti dell’assessore: “Ho chiuso ogni rapporto politico e umano con Musumeci – afferma il critico d’arte – I patti con lui erano diversi, mi sarei dovuto dimettere solo se avessi fatto il ministro e comunque potevo restare in carica ancora per altre settimane, come sta facendo – per fare un esempio – il governatore dell’Abruzzo D’Alfonso”. Sgarbi conferma come si è arrivati alla rottura definitiva: “Ho mandato al governatore numerosi messaggi, nelle ultime ore, per farlo incontrare a Palermo con Guido Roberto Vitale, l’avvocato d’affari interessato a finanziare il Tempio G di Selinunte. Musumeci non ha mai risposto. Gli ho scritto che la sua maleducazione rimarrà nella mia memoria”.
“In pochi mesi ho fatto tante cose visibili come la mostra che si inaugura oggi – dice Sgarbi – Cosa abbia fatto Musumeci non l’ha capito nessuno. Ha detto che è pronto a tornare al voto? Sarebbe la cosa migliore da fare. E io sono pronto a candidarmi presidente, stavolta”. Non crede che le esternazioni
sul web, il turpiloquio e le immagini sedute sul water magari non abbiano entusiasmato il capo della giunta? “Guardi, quella è la mia linea politica, un metodo di comunicazione che ha funzionato, a giudicare da quanta gente mi ha seguito nella campagna elettorale delle Politiche. Musumeci, da vincitore delle Regionali, si è messo invece a fare il superiore, e alle elezioni per Camera e Senato non ha dato alcun contributo, com’è evidente”.
Fonte: Repubblica.it