Il 60 per cento degli edifici scolastici in Sicilia, 2.614 su 4.358, non è in regola con le certificazioni antisismiche, mentre il 70 per cento (3.050) non ha l’agibilità. I dati emergono dall’anagrafe degli edifici scolastici completata dalla Regione siciliana e rivelati dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci.
Musumeci e Lagalla hanno annunciato l’intenzione di mettere in campo nei prossimi mesi 272,5 milioni di euro. Fondi che derivano in parte dal Po Fesr 2014/2020, 82 milioni dal Piano per le infrastrutture previste dall’Unione europea, mentre la restante parte, circa 190 milioni, sono fondi dello Stato, e coprono interamente la progettazione degli interventi. “Nonostante le cornacchie stiamo lavorando con grande impegno; pensare che fra un anno le scuole siciliane potranno essere inserite in un piano di adeguamento ci conforta tantissimo”, dice il presidente della Regione. La nuova programmazione degli interventi in materia di edilizia scolastica è destinata a mettere in sicurezza gli istituti, principalmente sotto il profilo dell’adeguamento antisismico.
L’81 per cento è gestito dai Comuni, mentre il 19 per cento dalle Province. “Un dato che dà l’idea di un’edilizia scolastica assai frammentata – ha proseguito Musumeci – un centinaio di edifici sono ex conventi o ex monasteri, edifici realizzati nell’800, e quindi privi delle caratteristiche che ogni scuola dovrebbe avere”. Le opere interesseranno edifici di nuova costruzione o già esistenti, previsti anche ampliamenti o nuove costruzioni, lavori di manutenzione straordinaria, rimozione di barriere architettoniche e di residui di amianto, e piccoli interventi per opere di adeguamento antincendio, anche in questo caso, finalizzati all’ottenimento della certificazione.
Il contributo massimo per ogni istituto è di 50mila euro per il primo ciclo di istruzione e 70mila per il secondo. Sono previsti 40 giorni di tempo per presentare i progetti che dovranno essere inoltrati per via telematica, dal 9 maggio al 20 di giugno. Il piano sarà elaborato dall’assessorato e poi trasmesso a Roma: la Regione avrà 120 giorni per formulare la graduatoria.
L’obiettivo è di far partire i primi lavori entro la fine del 2019. Musumeci esprime “soddisfazione perché l’impegno che abbiamo assunto di questa legislatura lo stiamo mantenendo: il nostro obiettivo era accelerare la spesa, sostenere le imprese che rimangono gli unici protagonisti di crescita del nostro territori”.
(Fonte: Repubblica.it)