Via libera all’uso di 13 farmaci innovativi oncologici in Sicilia. Lo ha stabilito con un provvedimento il dirigente generale della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca, dopo aver ottenuto il parere favorevole della Commissione regionale per il prontuario terapeutico riunita presso i locali di Piazza Ottavio Ziino. Si tratta di medicine innovative già sul circuito nazionale e attese anche dalle strutture ospedaliere dell’Isola che fino ad oggi non hanno potuto somministrarle ai pazienti, se non in via sperimentale.
I farmaci hanno ottenuto il via libera da Ema (Agenzia europea per i medicinali) e da Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) e sono in uso nelle strutture pubbliche e private sul territorio nazionale, da oggi saranno resi immediatamente disponibili agli assistiti e inseriti nei prontuari ospedalieri nell’ isola. Interessate diverse aree terapeutiche: i farmaci intervengono nella cura della leucemia linfatica cronica, leucemia linfoblastica acuta, linfoma, mieloma multiplo, carcinoma polmonare, cancro alla mammella, liposarcoma, carcinoma renale, policitemia, carcinoma mammario e colorettale.
Tra i 13 farmaci innovativi solo uno non oncologico è ad uso oftalmico per il trattamento della cheratite neurotrofica. La determina dirigenziale risponde alle richieste dell’associazione di oncologia medica e della Commissione Sanità dell’ Ars e costituisce il passo successivo alla direttiva dell’assessore alla Salute Ruggero Razza che aveva, nel marzo scorso, disposto il rinnovo della Commissione per il Prontuario terapeutico, secondo criteri di trasparenza e imparzialità, dando assoluta priorità ai farmaci oncologici innovativi. Fanno parte della nuova Commissione Ptors, ricostituita su linee direttrici anti corruzione, oltre ai dirigenti dell’assessorato alla Salute, anche i segretari regionali delle principali organizzazioni dei medici di famiglia, il presidente dell’ ordine dei medici di Palermo e tre farmacologi.
La commissione ha ricominciato a lavorare a regime, dopo mesi di stop a ridosso delle elezioni regionali di novembre. Per diversi mesi successivi al voto e dunque al cambio di testimone al governo la commissione non si è riunita e i membri, ormai in scadenza di mandato, non hanno potuto approvare oltre 30 farmaci, fra cui i tredici antitumorali che sono rimasti fino ad ora in lista di attesa.
(Fonte: Gds.it – Giusi Spica)