La Sicilia verso la zona gialla. Lo dicono i numeri, lo dice l’aumento dei contagi da Covid 19 e lo ha detto anche il presidente della Regione, Nello Musumeci.
Zona gialla in Sicilia, i numeri
Ieri (24 dicembre) l’Isola ha fatto registrare il record assoluto di nuovi positivi in 24 ore da inizio pandemia 2.131 (qui il bollettino) e la stessa cosa vale per il resto d’Italia con 50.599 casi di Covid individuati. Certamente va considerato l’altissimo numero di tamponi che vengono effettuati in queste ore ma la cifra assoluta resta e preoccupa.
E non è migliore la situazione se si guardano i dati settimanali. Tra il 13 e il 19 dicembre, stando al bollettino settimanale del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico regionale, si è registrata una sensibile crescita del contagio con un incremento di oltre il 44 per cento dei nuovi casi (pari a 9.147) positivi al Covid rispetto alla settimana precedente.
L’incidenza cumulativa settimanale si è attestata al valore di 189 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Il rischio più elevato in termini di nuovi casi su popolazione residente, si è registrato nelle province di Messina (281), Caltanissetta (274/100.000 abitanti), Catania (206,3) e Trapani (243).
I bambini i più colpiti
Le fasce d’età che continuano a sostenere la curva epidemica risultano ancora quelle tra i 6/10 anni (381/100.000) e 11/13 anni (333/100.000), seguite da quella fra i 3 ed i 5 anni (247) e i 14 e i 18 anni (241). I focolai sono 2.726, in aumento rispetto ai 2.109 della settimana precedente, spiega il Dasoe. L’andamento dei contagi si è accompagnato ad un incremento di nuove ospedalizzazioni settimanali (330) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica, in crescita rispetto alla settimana precedente. L’80% degli ospedalizzati risulta non vaccinato o con ciclo di vaccinazione incompleto.
Musumeci: “La Sicilia prestissimo in zona gialla”
Una serie di dati guardati con preoccupazione, tanto che Musumeci non ha esitato a lanciare una previsione: “Prestissimo andremo in zona gialla”. Un inasprimento delle regole contro il contagio da Coronavirus che probabilmente avverrà nei prossimi giorni, al massimo all’inizio del nuovo anno: “Siamo rimasti fuori per merito di tutti – ha detto il governatore – ma temiamo che le feste natalizie possano condurci in zona gialla. La nuova variante del virus è facilmente contagiosa, ma meno virulenta per chi ha fatto il vaccino, soprattutto la terza dose. Affrontiamo con una certa serenità, ma senza rilassarsi il periodo delle festività sapendo che il rispetto delle norme è il primo obiettivo al quale dobbiamo guardare”.
In Sicilia 12 Comuni in zona arancione
Intanto dal 27 dicembre, e fino al 5 gennaio, anche il Comune di Gravina di Catania sarà in zona arancione, come previsto da un’ordinanza firmata dal presidente della Regione. Ma le misure restrittive antiCovid sono attualmente in vigore anche in altri 11 Comuni siciliani: fino al 27 dicembre a Castrofilippo (in provincia di Agrigento), Marianopoli (Caltanissetta), Motta Sant’Anastasia (Catania), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina); fino al 31 dicembre a Butera (Caltanissetta), Barcellona Pozzo di Gotto, Fiumedinisi, Gualtieri Sicaminò, Milazzo e San Filippo del Mela (Messina).
Covid, tutta Italia a rischio zona gialla
Ma la zona gialla non riguarda solo la Sicilia. Tutte le regioni italiane sono a rischio, come conferma il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Con questa pandemia che cambia di volta in volta lo scenario, mediamente il rischio di zona gialla colpisce, più o meno, tutte le Regioni. Credo che questo potrà essere certamente lo scenario in cui ci troveremo nelle prossime settimane. Ci saranno solo delle limitazioni per coloro che, liberamente, decidono ancora di non sottoporsi alla vaccinazione”.
Fonte: Gds.it – Marco Volpe