Tutta la Sicilia sarà zona rossa da domenica. Secondo i dati in mano al governo, in realtà, all’Isola spetterebbe l’arancione, ma Roma alla fine accontenta il presidente della Regione Nello Musumeci e assegna all’Isola le restrizioni più dure. A firmare l’ordinanza ci pensa, dunque, il ministro Roberto Speranza, dopo l’esito del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Da domenica Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano vanno in zona rossa, mentre altre nove regioni passano in area arancione: sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. E in area arancione restano Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.
Sei le regioni virtuose che mantengono la fascia gialla: Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise.
SICILIA RT A 1
Secondo il monitoraggio settimanle, nove regioni (Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta) hanno un Rt puntuale maggiore a uno nel limite inferiore, compatibili con uno scenario tipo 2. Altre 10 hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno ma sono tutte, tranne una, con un Rt medio sopra uno o appena sotto.
IN SICILIA ALLERTA RICOVERI
Nella bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss, inoltre, si legge che sono 12 le Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o in aree mediche sopra la soglia critica (contro le 13 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua a essere sopra la soglia critica (30%). “Complessivamente – rileva il rapporto – il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve aumento da 2.579 (04/01/2021) a 2.636 (12/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche aumenta anche lievemente, passando da 23.317 (04/01/2021) a 23.712 (12/01/2021). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza impongono comunque misure restrittive”. In compenso però si osserva “una diminuzione delle allerte di resilienze riportate dalle Regioni, con 10 Regioni senza allerte segnalate (vs una la settimana precedente). Questa settimana sono due le Regioni (Calabria e Sicilia) con molteplici allerte di resilienza segnalate”.
LE RACCOMANDAZIONI DELL’ISS E MINISTERO SALUTE
“L’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”, viene evidenziato infine nella bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Fonte: Gds.it