Lo spread tra Btp e Bund decennali ripiega a 282 punti base, con il tasso di rendimento sui titoli italiani al 3,10%. Precedentemente aveva toccato i 320 punti base.
Borsa: Milano sempre più giù, -3% – Si amplia ulteriormente il calo di Piazza Affari, che dopo oltre un’ora e mezza di contrattazioni cede il 3% a 21.273 punti. In asta di volatilità Ubi Banca ((-5,8% teorico), Mps (-4,92% teorico), Bper (-5,18% teorico) e Banca Generali (-4,87% teorico). Sotto pressione Intesa (-5,72%) e Unicredit (-4,53%) entrambe già congelate per eccesso di volatilità, mentre Banco Bpm cede il 4,46%). Sale fino a 275 punti base lo spread tra Btp e Bund tedeschi.
“Lo spread a 260…è evidente che nessuno vuole che andiamo al governo”, afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, a Radio Anch’io, su Radio Rai 1. “Chiedete a Mattarella”, ha poi aggiunto Salvini al termine della riunione con i gruppi della Lega a Montecitorio risponde a chi gli chiede di commentare lo sfondamento dello spread oltre quota 300. “Fosse per me – dice – ci sarebbe un governo in carica. Hanno scelto altrimenti per rassicurare i mercati, non mi sembra ci stiano riuscendo…”.
“Lo spread oggi è schizzato oltre i 300 punti: non accadeva da 4 anni. Il problema non eravamo noi, non era la nostra squadra di ministri, ma l’incertezza che oggi regna sovrana. Se il Governo del Cambiamento fosse partito, oggi avremmo un governo politico”, ha detto il leader M5s Luigi Di Maio in un post.
Scivolone di Unicredit e degli altri titoli bancari. Il titolo di Piazza Gae Aulenti lascia sul campo il 3,36% a 14,32 euro, Ubi è congelata con un calo teorico del 2,45%) e Banco Npm lascia sul campo il 2,58% a 2,19 euro. Sotto pressione anche Poste (-3,35% a 7,08 euro) ed Mps (-3,48% a 2,35 euro).
Spread 2 anni vola a 210 punti,tassi a massimo da 2013. L’incertezza politica pesa anche sull’andamento dei titoli di Stato italiani a 2 anni. Rispetto a venerdì scorso, il rendimento è schizzato da 0,67% a 1,39%, tornando ai livelli del 2013. Lo spread rispetto all’equivalente tedesco è aumentato di circa 50 punti rispetto alla chiusura di ieri e di oltre 100 punti rispetto a venerdì, salendo a 210 punti contro i 108 del 25 maggio.
La Borsa di Tokyo termina le contrattazioni col segno meno, con gli investitori che giudicano sempre più intricata l’instabilità politica in Italia sul medio e lungo termine. Il Nikkei ha ceduto lo 0,55% a quota 22.358,43, con una perdita di 122 punti. Sul mercato valutario in Asia l’euro perde terreno sulle principali valute, assestandosi ai minimi in 11 mesi sullo yen, a un livello inferiore a 127.
Sul calo dei mercati, interviene Ignazio Visco, parlando ‘a braccio’ rispetto al testo delle considerazioni finali. “Non ci sono giustificazioni, se non emotive, per quello che sta succedendo oggi sui mercati”, afferma il governatore della Banca d’Italia.
(Fonte: Ansa.it)