La terra trema in Molise. Prima una scossa di terremoto di magnitudo 4.7 ha colpito la regione. L’epicentro è stato registrato a 6 chilometri da Montecilfone, a una profondità di 19 chilometri. E’ lo stesso epicentro della scossa verificatasi il 25 aprile. Si tratta della zona di Acquaviva Collecroce, 35 chilometri a nord-ovest di Campobasso. Poi la seconda scossa di 2.3. Tanta paura fra gli abitanti ma solo lievi danni riscontrati a Montecilfone.
In tanti hanno subito chiamato i numeri di emergenza per segnalare l’evento e sono scesi in strada abbandonando le loro abitazioni, ma dopo qualche momento di paura la situazione è presto tornata alla normalità. La scossa è stata registrata alle 11:48. In particolare, il terremoto è avvenuto a un chilometro a sud-est di Acquaviva Collecroce.
Altre località a pochi chilometri dall’epicentro sono Palata, Castelmauro, Tavenna, San Felice del Molise e Guardialfiera. A confermare che non si sono segnalati problemi dopo la scossa sono stati anche il governatore uscente della Regione Molise Paolo Frattura e il sindaco di Larino, una delle località interessate dall’evento. Racconta Michele Berchicci, sindaco di Palata: “Ero in centro quando ho sentito la terra tremare. La scossa si è avvertita abbastanza forte, la gente è scappata fuori di casa, ma adesso il panico è passato e molti sono rientrati. Ho allertato i vigili per controllare le condizioni di tutta la cittadinanza”.
Ingv: “Un terremoto diverso dalla sequenza del Centro Italia” – Il terremoto che ha colpito il Molise non rientra nella sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 nell’Italia centrale, secondo gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. “E’ un evento nuovo – spiega il presidente Carlo Doglioni -. Anche la faglia segue un comportamento diverso rispetto ai terremoti della sequenza di Amatrice perché è molto più profonda e segue un movimento orizzontale”.
Sisma 1.500 meno forte di quello del 2016 a Norcia – L’Ingv ha sottolineato che l’intensità della scossa è stata 1.500 volte inferiore rispetto a quella del terremoto di magnitudo 6.5 avvenuto il 30 ottobre 2016 a Norcia. “Eventi di magnitudo simile, ossia compresa fra 4 e 5, in Italia sono circa una ventina ogni anno. Non sono quindi eventi rari, ma meritano comunque una costante attività di controllo e attenzione”, ha spiegato Doglioni.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)