Sono state tumulate presso il cimitero di Mazara del Vallo le sei salme dei giovani migranti che annegarono durante il naufragio del loro barcone sulla costa di Marinella di Selinunte, il 27 ottobre scorso. Per più di due mesi i corpi dei giovani tunisini morti sono rimasti nelle celle frigorifere dell’obitorio dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano a disposizione della Procura della Repubblica di Marsala, che sullo sbarco e la morte dei sei giovani ha aperto un’inchiesta.
In queste settimane la prefettura di Trapani ha chiesto la disponibilità ai Comuni della provincia di poter tumulare nei propri cimiteri i corpi dei sei giovani. Il Comune di Mazara del Vallo ha detto sì. Nello sbarco del 27 ottobre 45 si salvarono e vennero bloccati dalle forze dell’ordine tra le campagne di Menfi, Castelvetrano e Campobello di Mazara.
Fonte: Gds.it