Se il dato 2016 (oltre 180 mila presenze) era il più alto dell’ultimo decennio, la somma di 201.018 presenze dello scorso anno è la cifra turistica mai registrata a Marsala. Un incremento percentuale di 11,6 punti rispetto al 2016, con una maggiore crescita del numero degli arrivi (81.545), che equivale a +15% (70.882 nel 2016). Scorrendo i dati ufficiali dell’Ufficio Statistica del Libero Consorzio Comunale di Trapani (l’ex Provincia), la crescita turistica di Marsala si evidenzia su quasi tutti i fronti. A cominciare dal “tasso di occupazione lorda”, vale a dire il rapporto tra presenze turistiche e posti letto, doveMarsala registra il 30,46% – il valore più alto in provincia – a fronte di una crescita di quasi 100 posti letto. “Dall’analisi dei dati, sottolinea il sindaco Alberto Di Girolamo,giungono altre indicazioni riguardo all’importanza di destagionalizzare i flussi, nonché circa la provenienza dei visitatori. Italiani e stranieri, in pratica, ci dicono che scelgono la nostra città per il mare e il sole, ma anche per gli aspetti culturali ed enogastronomici che la caratterizzano tutto l’anno”. Dalla “curva di stagionalità 2017”, infatti, si evince che il “picco” – per tutti i turisti – è sempre appannaggio di luglio-agosto, ma che gli italiani si spalmano da marzo ad agosto; mentre gli stranieri crescono fino a ottobre. Si conferma così la qualità dell’offerta turistica del territorio marsalese, il cui appeal suscita maggiore interesse da parte di Molise, Abruzzo e Campania; mentre gli stranieri provengono in gran parte da Polonia, Germania e Stati Uniti, con i tedeschi che comunque continuano a primeggiare (quasi 13 mila lo scorso anno). Infine, la scelta dell’alloggio: italiani e stranieri (oltre 160 mila, pari ad un +9,2%) continuano a preferire il tradizionale albergo; anche se la scelta di B&B e agriturismi registra un +23,2% rispetto al 2016. Mantiene la permanenza media in città (2,47).
Alessandro Tarantino