Un asteroide è esploso a sorpresa sulla Russia: come era accaduto nel febbraio 2013 su Chelyabinsk, anche questa volta il sasso cosmico è arrivato a sorpresa, senza che nessuno lo avesse intercettato, ed è esploso nel cielo producendo una palla di fuoco visibile. L’evento, confermato dall’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, è avvenuto a pochi giorni dall’Asteroid Day, la giornata mondiale dedicata agli asteroidi in programma il 30 giugno.
“L’attrito dell’atmosfera dovrebbe aver disintegrato completamente il corpo celeste, ma c’è sempre la possibilità che qualche piccolissimo frammento possa aver raggiunto il suolo”, ha detto Masi. L’asteroide è esploso il 21 giugno e l’evento “è stato segnalato da testimoni delle città di Kursk, Lipetsk, Voronzeh e Orel, molti dei quali hanno riferito anche di aver sentito il boato dell’esplosione”, ha rilevato l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm). Piccoli asteroidi come questo “cadono sulla Terra da sempre”, ha detto Ettore Perozzi, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ed è più probabile che cadano sulla Russia, semplicemente “perché è un territorio molto esteso”.
Per il centro della Nasa che si occupa della sorveglianza dei cosiddetti Near Earth Object (Neo), ossia asteroidi e comete vicini alla Terra, il Cneo, l’esplosione del corpo celeste ha rilasciato una energia di 2,8 chilotoni,molto inferiore a quella rilasciata dalla caduta del meteorite di Chelyabinsk del 2013 liberando una energia di 500 chilotoni, ovvero 30 volte maggiore di quella della bomba che distrusse Hiroshima.
“Sicuramente è stato un evento appariscente, ma l’esplosione è stata generata da un corpo celeste 5 volte più piccolo di quello caduto a Chelyabinsk”, ha rilevato Masi. “In quel caso – ha aggiunto – ci fu una poderosa onda d’urto che causò danni agli edifici e feriti”. L’evento del 21 giugno, ha rilevato l’esperto, “per quanto impressionante” non deve allarmare: “gli asteroidi di queste dimensioni sono molto numerosi e di conseguenza aumenta la possibilità che cadano sulla Terra”. Anche per Perozzi, “sono i più frequenti ma i meno pericolosi”.
Gli asteroidi come quello appena caduto in Russia, ha osservato Perozzi, fanno parte della popolazione dei corpi celesti vicini alla Terra che sono il frutto della collisione fra gli asteroidi della fascia principale tra Marte e Giove. Questi frammenti hanno orbite caotiche, “che possono incrociare la Terra e il nostro obiettivo è avvistarli tutti, dai più piccoli ai più grandi, fino ad arrivare a predire anche eventi come questo”.
(Fonte: Ansa.it)